CASELLE - Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, oggi in Parlamento, rispondendo al question time sull'incidente avvenuto sabato ad un aereo delle Frecce Tricolori precipitato nei pressi dell'aeroporto Caselle, ha difeso la pattuglia acrobatica dell'Aeronautica italiana e ha ribadito la sua vicinanza alla famiglia Origliasso, tragicamente provata dallo schianto del velivolo. «Le Frecce, con i loro oltre 60 anni di storia, sono un'eccellenza italiana, un vero e proprio simbolo di cui tutti vanno orgogliosi e hanno una missione unica e nobile. La loro missione è unica, ma diventa nulla di fronte ad una morte che non è collegata all'esistenza delle Frecce, ma alla tragicità di un destino che tutti avremmo voluto evitare».
Crosetto ha fatto quindi riferimento diretto all'incidente di Caselle che è costato la vita alla piccola Laura Origliasso, 5 anni di San Francesco al Campo. «Le manifestazioni aeree - ha aggiunto il ministro nella sua risposta alla Camera - sono in primis un'attività addestrativa indispensabile per operazioni complesse. I costi della pattuglia acrobatica sono sostenuti molto spesso da sponsor privati ed enti locali che richiedono la loro partecipazione. Il costo potrebbe quindi considerarsi quasi nullo. Senza queste esibizioni ci sarebbero infatti esercitazioni di altra natura per l'addestramento».
Secondo i dati snocciolati dal ministro, ogni ora di volo costa circa 6800 euro, inclusivo delle parti di ricambio e del carburante. «Queste cifre vanno rapportate al valore aggiunto che dà l'addestramento del personale, i cui benefici riguardano l'intera forza armata», ha sottolineato Crosetto che, in merito alla richiesta di chiarimenti sull'inquinamento frutto dell'utilizzo degli aerei della pattuglia acrobatica, ha assicurato che l'Aeronautica «rispetta la normativa di settore per le emissioni. Il consumo di anidride carbonica è pari a quello di 25 minuti di volo di un solo vettore aereo commerciale a lungo raggio in volo di crociera».