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CASTELLAMONTE - Sta facendo molto discutere a Castellamonte in questi giorni il caso «cartelle pazze» della Tari. Secondo quanto segnalato dai residenti, una serie di accertamenti per tasse non pagate conterrebbero degli errori. In particolare, come ci hanno segnalato diversi nostri lettori, continuano ad arrivare accertamenti per tasse già regolarmente pagate. Con tanto di sanzioni e interessi. «Ho ricevuto una raccomandata da Sogert Spa per conto del Comune di Castellamonte per la riscossione della Tari 2021 perché a loro non risulta pagata. Invece è stato tutto saldato a tempo debito. Chi non ha più la ricevuta del pagamento magari ci casca e la paga di nuovo».

Una problematica che era stata segnalata ai primi di marzo in Consiglio comunale. Dopo quasi due mesi, a quanto pare, non si è risolto nulla. Il Comune ha allertato i cittadini via social: «Stanno arrivando diverse segnalazioni di ingiunzione di pagamento per debiti Tari relativi all’anno 2021, anche a cittadini che già avevano pagato a suo tempo gli importi corretti, da parte della ditta incaricata So.Ge.R.T. Purtroppo, negli anni 2020, 2021 e 2022 vi è stato un problema di gestionale informatico dell’ufficio tributi, pertanto diverse ricevute di pagamento non sono state correttamente registrate. Comprendiamo il disagio arrecato ai cittadini che hanno già saldato regolarmente le rate Tari nei tempi stabiliti, purtroppo però gli accertamenti relativi a questi anni sono inevitabili».

I cittadini che ricevono la spiacevole cartella esattoriale hanno due soluzioni ed entrambe comportano un certo impegno per rimediare ad un errore fatto da altri: «Per interrompere la procedura di riscossione sono possibili due soluzioni – aggiungono da Palazzo Antonelli – si può scrivere alla mail indicata sulle comunicazioni inviate da So.Ge.R.T. spa comunicando l’avvenuto pagamento ed allegando le ricevute. Oppure si può contattare l’ufficio tributi del Comune, oppure recarvisi di persona, al numero 0124.5187205 negli orari di apertura al pubblico: lunedì e giovedì, 9:45-12:30 e 14:30-17:30. Ci scusiamo ancora una volta per il disguido, indipendente dalla volontà dell’amministrazione comunale».