CASTELLAMONTE - E’ scontro totale sulla richiesta presentata da Agrigarden Ambiente per la realizzazione di una cava a Vespia. Dopo le precisazioni della società del gruppo Dimensione Ambiente che gestisce la discarica e difende il progetto, l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco, Pasquale Mazza, entra a «gamba tesa», rispondendo punto su punto.
«Ribadiamo che la tutela dell’ambiente e della salute pubblica rappresentano priorità assolute e che ogni progetto che potrebbe avere un impatto significativo sul territorio deve essere valutato con la massima attenzione, nel pieno rispetto dei principi di trasparenza e coinvolgimento della comunità». In particolare - spiegano da palazzo Antonelli - serve «chiarezza sugli obiettivi del progetto»: «Sebbene Agrigarden Ambiente affermi correttamente che l’intervento da loro proposto non riguardi la bonifica della discarica, la stretta vicinanza fra l’ipotetico sito estrattivo e quello della discarica stessa solleva interrogativi sulla reale finalità del progetto e sulle sue implicazioni a lungo termine. È vero che, come afferma Agrigarden, non è stato presentato alcun progetto per un nuovo sito di discarica. Tuttavia, per arrivare a questo, occorre passare da una variante urbanistica che trasformi un terreno agricolo in una cava. Come Amministrazione ci siamo impegnati con i cittadini di Castellamonte affinché non venga aperto un nuovo sito di discarica. L'unico modo per garantirlo è non accettare varianti urbanistiche che cambino la destinazione d'uso da agricola a cava. È inoltre importante considerare che, a breve, la Giunta Regionale dovrà esprimersi sul PRAE (Piano Regionale delle Attività Estrattive) che limiterà fortemente l'apertura di nuove cave».
Dal Comune poi sottolineano che: «L’ubicazione della cava in prossimità della discarica impone un’analisi rigorosa degli impatti sulla qualità dell’aria, delle acque e della falda acquifera». E’ botta e risposta anche sulle tempistiche del confronto con Agrigarden: «Pur prendendo atto dell’informazione ricevuta da Agrigarden Ambiente nel dicembre 2024, sottolineiamo che una comunicazione preventiva non equivale ad un’approvazione automatica del progetto. È essenziale che ogni iter autorizzativo venga condotto nel rispetto delle procedure e con il coinvolgimento degli organi di governo locale». La giunta Mazza, ribadita l’importanza della libertà di espressione e del diritto di critica e di manifestazione delle preoccupazioni da parte dei cittadini, entra nel merito anche della questione «mezzi pesanti in transito»: «Sebbene Agrigarden Ambiente evidenzi che l’apertura della cava ridurrebbe il traffico di 4.500 mezzi pesanti per il trasporto di materiali di copertura, è compito dell’Amministrazione considerare anche lo scenario futuro. Come già accaduto in altre realtà, l’apertura di una cava può aprire la strada a successive richieste di nuovi siti di discarica. Qualora ciò avvenisse, il traffico su gomma non si limiterebbe più ai 4.500 mezzi citati, ma aumenterebbe in modo esponenziale per decenni. Pensare al futuro del territorio e delle sue infrastrutture è una responsabilità che l’Amministrazione Comunale non può eludere».
«Non si ravvedono, nelle discussioni emerse durante il Consiglio Comunale aperto del 10 febbraio, elementi che possano configurare violazioni del Modello Organizzativo 231/2001 o che possano giustificare una segnalazione all’Organismo di Vigilanza da parte di Agrigarden Ambiente - concludono il sindaco, Pasquale Mazza, e gli esponenti della maggioranza consiliare - È importante che tali strumenti di controllo aziendale non vengano utilizzati per delegittimare il confronto pubblico e il dibattito democratico. Confermiamo il nostro impegno a garantire la massima trasparenza e tutela degli interessi collettivi, monitorando con attenzione l’evoluzione dell’iter autorizzativo e promuovendo un confronto costruttivo basato su dati oggettivi e verificabili».