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CANAVESE - Bidoni piccoli, bidoni vecchi non ritirati, passaggi che saltano, rifiuti eccedenti sulle strade... A due settimane dall'inizio della nuova raccolta differenziata in alcuni Comuni dell'alto Canavese, in quello che fu il territorio Asa, diversi cittadini hanno dato vita ad un comitato contro i disservizi. «Comprendiamo quante siano le incombenze degli amministratori comunali e, quindi, vogliamo pensare che il loro non opporsi al disservizio che si sta concretizzando giorno dopo giorno, sia causato da una poca attenzione da parte loro. La gara d’appalto, il cui valore è di circa 86 milioni di euro, per 6 anni di attività, è stata vinta da Teknoservice. Abbiamo presenziato agli incontri informativi, durante i quali ci siamo sentiti dire come fare la spesa, cosa bere e come tagliare il cartone o accartocciare la plastica. Ci è stato detto che saremmo dovuti andare a ritirare i kit, nonostante l'articolo 26 del capitolato speciale d'appalto, parli di "consegna tramite sistema domiciliare"... quindi, perché non fare la consegna porta a porta?».

«I Comuni sono abitati anche da persone non autosufficienti (anziani e disabili) che sono nell'impossibilità, oltreché di andarli a ritirare, anche poi di utilizzarli. All'articolo 19 viene scritto che i bidoncini non devono strabordare: obiettivo impossibile da realizzare perché una famiglia di 4 persone non può permettersi di tenere in casa l'immondizia per una settimana in mastelli di 45 litri. Lo studio tecnico che ha poi portato alla stesura del capitolato d’appalto ha "dimostrato che solo consegnando bidoncini più piccoli le persone sarebbero indotte a fare meno rifiuti...". Senza contare i problemi per i dipendenti: i bidoncini sono scomodi e pesanti, senza ruote, senza possibilità di trascinamento. Per i dipendenti si tratta di alzare ogni singolo bidoncino e posizionarlo sul camion». 

«Ci pare scontato che, se l’innovazione del servio resterà, diventerà prassi di molti lasciare i rifiuti ovunque, nell’impossibilità di conferire le quantità finora prodotte - aggiungono dal comitato - da ultimo, i vecchi bidoni, che fine faranno? Diventeranno rifiuti? Come gruppo "Raccolta Insostenibile" avvieremo iniziative di sensibilizzazione sul tema, la cittadinanza verrà informata attraverso social, giornali e passaparola. Facciamo appello ai sindaci dei 47 comuni componenti l’assemblea del Consorzio Canavesano Ambiente, al consiglio di amministrazione del Cca, che ha messo a bando la nuova modalità di raccolta rifiuti, affinché rivalutino la situazione, prendano atto delle dinamiche che a breve coinvolgeranno il bacino intero, chiedano a Teknoservice una sospensione dell’attuale transizione e prendano in considerazione le idee e proposte che il territorio avanzerà».

Nel frattempo è possibile scrivere a raccolta.insostenibile@gmail.com per contattare direttamente il comitato.