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CASTELLAMONTE - «Saremo coerenti con gli impegni presi con i cittadini al momento delle elezioni e non approveremo nessuna variante del piano regolatore necessaria per consentire una nuova cava vicino alla discarica». E’ la presa di posizione del sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, e della sua amministrazione comunale, annunciata ufficialmente ieri, lunedì 10 febbraio 2025, a Campo Canavese, dove si è tenuto, nella sala dell’associazione sportiva della frazione, un Consiglio comunale aperto. Unico punto all’ordine del giorno: la richiesta presentata da Agrigarden Ambiente per utilizzare i terreni, acquistati a valle del sito di Vespia, per realizzare una cava ed ovviare al problema dei 6mila camion in transito in zona per ultimare il «capping» di chiusura della discarica.

Lo spauracchio da scongiurare, come emerso dagli interventi dei residenti presenti all’assemblea, è che si tratti del primo passo verso un ulteriore ampliamento di Vespia. «Abbiamo convocato questa adunanza pubblica a Campo – ha spiegato il primo cittadino di Castellamonte – per ragionare e confrontarci con gli abitanti delle frazioni e del capoluogo. Lo abbiamo fatto per conoscere il loro punto di vista, per trasparenza nei loro confronti e per condividere insieme scelte e decisioni».

«Appena ci è arrivata la richiesta di Agrigarden ci siamo attivati e interfacciati con la dottoressa Bottino della Città Metropolitana – ha evidenziato l’assessore Patrizia Addis – non è la richiesta di realizzare una nuova discarica, ma una cava nei terreni agricoli a fianco dell’attuale perimetro del sito. Senza il nostro “sì” alla variante urbanistica l’area in questione non potrà essere utilizzata a quel fine».

Tra i presenti in sala che hanno preso la parola anche ex amministratori pubblici di Castellamonte, come Giovanni Maddio e Paolo Recco, e i rappresentanti del comitato «La Voce dei Monti Pelati». Da questi ultimi, in particolare, è partita una doppia richiesta: il diniego a qualsiasi variante al piano regolatore e l’impegno a portare avanti l’ampliamento della riserva naturalistica, utilizzando magari anche i fondi Bim: una soluzione che blinderebbe di fatto l’area da possibili future nuove discariche. Alla riunione ha partecipato anche il consigliere regionale, Sergio Bartoli.

Tra gli altri temi toccati dal Consiglio comunale: il post mortem di Vespia e il rischio che Agrigarden Ambiente possa aggirare il «no» di palazzo Antonelli alla variante urbanistica in sede di conferenza di servizi. Una possibilità da vagliare con attenzione secondo l’avvocato, Giampiero Bozzello Verole, e il consigliere di opposizione, Fabio Garaffa, che ha confermato, a nome di tutta l’opposizione, la contrarietà alla realizzazione della cava. Il sindaco, Pasquale Mazza, infine ha confermato l’impegno a convocare, appena arriverà la nuova documentazione da Agrigarden, altri consigli comunali aperti sul tema al Martinetti di Castellamonte in modo de tenere informata la cittadinanza.