CASTELLAMONTE - E’ stata inaugurata oggi, venerdì 16 febbraio 2024, la centrale operativa territoriale (Cot) di Castellamonte, all’interno del distretto di Cuorgnè: uno dei “nodi” della rete delle strutture sanitarie di prossimità dell’Asl To4. All’evento hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, il direttore generale dell’Azienda sanitaria locale, Stefano Scarpetta, il vescovo di Ivrea, Monsignor Edoardo Aldo Cerrato, l’onorevole, Alessandro Giglio Vigna, autorità locali e consiglieri regionali.
La Cot di Castellamonte è già operativa sulla base del modello organizzativo sinora adottato a livello distrettuale e gradualmente si adeguerà ai nuovi standard previsti con Decreto ministeriale nel 2022. La nuova Centrale operativa fa parte del piano di edilizia sanitaria della Regione Piemonte finanziato con fondi Pnrr, per rafforzare il sistema della sanità territoriale. L’obiettivo della centrale è quello di assicurare continuità, accessibilità e integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria. In particolare la Cot si occupa del coordinamento della presa in carico della persona tra i servizi e i professionisti sanitari (ammissione/dimissione nelle strutture ospedaliere, ammissione/dimissione trattamento temporaneo e/o definitivo residenziale, ammissione/dimissione presso le strutture di ricovero intermedie o dimissione domiciliare), dell’attivazione della rete assistenziale; della raccolta, gestione e monitoraggio dei dati di salute e dei percorsi integrati di cronicità dei pazienti in assistenza domiciliare, anche attraverso strumenti di telemedicina, e della gestione della piattaforma tecnologica di supporto per la presa in carico della persona (telemedicina, teleassistenza), utilizzata operativamente dalle Case di Comunità e dagli altri servizi afferenti al Distretto al fine di raccogliere, decodificare e classificare il bisogno.
«Con questo servizio prosegue il programma di realizzazione degli interventi previsti dal Pnrr per la tutela della salute e della rete di assistenza territoriale. Il Covid ci ha insegnato quanto sia importante investire in sanità e soprattutto potenziare le strutture territoriali in grado di coordinare e tenere in rete ospedali, territorio e assistenza domiciliare – sottolinea il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – In questo contesto si inquadrano le azioni che la Regione sta mettendo in campo: prima tra tutti la riapertura del pronto soccorso di Cuorgnè, poco più di un mese fa. Con la riapertura abbiamo mantenuto l’impegno che avevamo preso con la comunità, nella convinzione che il diritto alle cure e alle salute, sia da garantire in maniera identica sia a chi vive in città, sia a chi invece abita nelle vallate o in montagna». «Il piano di potenziamento della medicina territoriale – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – procede passo dopo passo in tutta la Regione, nel rispetto del cronoprogramma. La funzione della nuova Centrale operativa territoriale di Castellamonte è strategica nel raccordare al meglio i servizi domiciliari e gli altri servizi sanitari e socio-sanitari del territorio con le diverse istituzioni coinvolte nell’assistenza dei pazienti».
Soddisfatto il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza: «La data di oggi, con l’inaugurazione del Cot, indica una svolta e un cambio di rotta, dopo tante passate promesse. E’ il primo passo di un percorso che ha i suoi step successivi nella Casa di comunità e nell’ospedale di comunità. Stiamo parlando all’incirca di 20 posti letto. Tornerà così a vivere una gran parte dell’ospedale di Castellamonte. Questo ci fa piacere. Siamo arrivati a questi risultati anche grazie alla mia Amministrazione comunale, che ha lavorato in questa direzione: non potevamo accettare di avere in città un ospedale baricentrico vuoto. Come sindaco e amministrazione abbiamo subito trovato ascolto nel governatore regionale, Alberto Cirio, nel direttore generale dell’Asl To-4, dottor Scarpetta, e prima di lui nel dottor Vercellino, facendo rilevare come questa struttura fosse vuota mentre da altre parti si pagavano gli affitti. Ringraziamo quindi Asl To-4 e Regione per la sensibilità dimostrata verso questo territorio e ringrazio tutta la mia maggioranza per aver operato insieme, credendo in questo progetto».
A Castellamonte sono previste anche la casa della comunità e l’ospedale di comunità: in queste settimane si stanno completando le fasi propedeutiche all’inizio dei lavori, con l’obiettivo di concludere gli interventi e attivare le strutture nel 2026. Per l’Asl To4 sono previsti in tutto 3 ospedali di comunità, 11 case di comunità e 5 Centrali operative territoriali per le quali sono stati ultimati i lavori di realizzazione: oltre a Castellamonte, Chivasso, Ciriè, Ivrea e Settimo Torinese.