CASTELLAMONTE - Gli interventi compensativi per la discarica sono «elemosina». Così il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, andato in scena lunedì scorso, 27 febbraio a palazzo Antonelli, quando si sono riaccesi i riflettori su Vespia.

Durante la discussione sugli interventi compensativi sulla strada provinciale 265 che porta alle frazioni di Campo e Muriaglio, il primo cittadino ha deposto il fioretto e sfoderato la clava: «Non mi piace la dicitura “interventi compensativi”. E’ elemosina. I disagi subiti dagli abitanti di Campo e Muriaglio e da tutti i castellamontesi non si possono compensare con nessun soldo al mondo. Ben vengano le opere di riqualificazione della strada provinciale, che porta vantaggi certi alle frazioni. Tuttavia, è un restyling avulso da Vespia. La provinciale va messa in sicurezza a prescindere, punto».

Incalzato dal consigliere di minoranza, Fabio Garaffa, il sindaco Pasquale Mazza è anche tornato sull’ultimo ampliamento del sito di stoccaggio di rifiuti: «Nell’autorizzazione integrata ambientale c’è scritto in modo chiaro che quello in corso è l’ultimo ampliamento della discarica, poi si procederà alla chiusura di Vespia. L’ho ribadito anche a Muriaglio lo scorso dicembre, dove i cittadini delle frazioni hanno incontrato i tecnici dell'impianto. Lo ha confermato anche il nuovo amministratore delegato dell'azienda che gestisce il sito. Quell’ampliamento è stato concesso con il parere contrario delle amministrazioni comunali di Castellamonte, Castelnuovo Nigra, Issiglio, Vidracco, Baldissero e dell’Unione montana Valle Sacra».