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CASTELLAMONTE - Si è svolta oggi, sabato 12 ottobre 2024, a Castellamonte, l'intitolazione di una via a Luigi Massucco. La cerimonia, culminata con la scopertura della targa della nuova via, si è svolta nella tarda mattinata di oggi. Luigi Massucco era nato a Colleretto Castelnuovo il 23 dicembre del 1906. All’età di 15 anni, per un incidente sul lavoro, perse il padre Felice nella bottega di fucinatura di attrezzi agricoli, a Piova, piccolo borgo della frazione Spineto. Luigi, per tutti Gino, divenne prematuramente responsabile del nucleo familiare, composto dalla madre e da un fratello più piccolo.

Dovendo provvedere al sostentamento della famiglia, si fece presto assumere come operaio da aziende di stampaggio a caldo della zona. Imparò velocemente il mestiere e decise poi di mettersi in proprio, riattivando la fucina di Piova e trasformandola in una fabbrica di stampaggio a caldo. Una vita di sacrificio, la grande passione per il lavoro ben fatto, anche a discapito dell’interesse economico, rappresentarono i tratti distintivi di Luigi Massucco. L’essere sempre in prima linea, dando l’esempio nel lavoro manuale, ha fatto sì che fosse benvoluto e stimato da maestranze e collaboratori che, nei decenni, sotto la sua guida, si sono succeduti ed hanno contribuito al successo della fucina.

Vittima a sua volta di un incidente sul lavoro nel quale perse alcune dita, proseguì incessantemente l’attività affiancato dalla moglie Olga, che si occupò dell’azienda sino al 1980, gettando le basi dell’attuale «Massucco Industrie». Nel 1981 si ritirò dall’attività dopo quasi 60 anni di lavoro. Morì nel 1997, poco dopo aver compiuto 90 anni. Gino ha amato Piova, dalla quale non ha mai voluto separarsi, perfino dopo essersi ritirato dall’attività, continuando ad abitare nella casa a fianco della fucina.