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CANAVESE - Natale non è un tempo, né una stagione, ma uno stato d’animo. Amare la pace e la buona volontà, essere abbondanti nella misericordia è avere il vero spirito del Natale. Ce lo ha insegnato nelle scorse settimane la sindaca ucraina, Iryna Karabut, che ha visitato il Canavese e il Piemonte.

Iryna Karabut, che abbiamo con piacere ospitato e intervistato (nel video) nella nostra redazione di Forno Canavese, guida il comune di Krasnokust, situato nell'oblast di Kharkiv, a soli 35 chilometri dal fronte di avanzata russo. La città, che conta abitualmente circa 26700 abitanti è attualmente luogo di rifugio per oltre 24 mila sfollati provenienti da altre zone ucraine occupate.

Giunta in Piemonte per ringraziare l’associazione La Memoria Viva, l’ex sindaco di Ozegna e attuale consigliere regionale Sergio Bartoli e tutta la comunità del Canavese e del Piemonte, per gli aiuti ricevuti negli anni, la prima cittadina ucraina è stata ospitata in consiglio regionale e ha incontrato diversi amministratori canavesani, oltre agli studenti della scuola primaria di Castellamonte, dove studia Evelyn Cretier, giovane ambasciatrice de La Memoria Viva.

«Continueremo ad aiutare Iryna e la sua città – afferma Bartoli - gli oltre 29mila profughi che hanno trovato a Krasnokutsk un rifugio e che non volevano andare più a ovest, per essere pronti a tornare alle proprie case quando fosse stato possibile. Aiuteremo l'Ucraina distribuendo, in cambio di una donazione, le bambole che i bambini confezioneranno nei prossimi mesi senza possibilità di uscire e giocare. Queste bambole si chiamano Vilna, libertà, e permetteranno agli ucraini di pagarsi i materiali che servono loro evitando i costi ormai insostenibili della logistica delle spedizioni verso l’Ucraina. La solidarietà non ha confini».

La visita in Canavese di Iryna Karabut ha anche concluso, nel migliore dei modi, l’ultima missione solidale de La Memoria Viva: il lungo viaggio del Polar Express. Si tratta di ben 4700 chilometri percorsi, da Castellamonte sin alla periferia più buia di questa assurda invasione, per donare sorrisi e spensieratezza ma soprattutto un mezzo, intitolato alla memoria dell’indimenticato e indimenticabile, Bruno Falletti, dalle scorse settimane al servizio della Comunità di Krasnokust. Una missione di successo grazie anche alla preziosa collaborazione dell’Unione Cechi e ipovedenti Nazionale e di Cuneo, con la presidente della sezione cuneese Nives Torta e la sua vice Tea Martini, e di Roberto Dutto di Pompieri senza Frontiere.