CASTELLAMONTE - Continua a far discutere, anche politicamente, l’installazione di un maxi palo per le telecomunicazioni nella frazione di Filia. Dopo la petizione (186 firme raccolte) dei residenti della borgata collinare di Castellamonte, preoccupati per il posizionamento in paese, in un terreno privato, di un nuovo impianto destinato ad antenne e ripetitori alto circa 30 metri, il gruppo consigliare di minoranza «Per Castellamonte» ha presentato al protocollo del Comune una richiesta di informazioni urgenti.
A stretto giro, sono arrivate la risposta e le puntualizzazioni dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Pasquale Mazza. Innanzitutto, il 3 aprile alle ore 10.30 nella sala consiliare di palazzo Antonelli si terrà il tavolo tecnico informativo, aperto agli abitanti della frazione Filia, con i rappresentanti della Inwit, assessori, consiglieri e tecnici del Comune: «Considerate le preoccupazioni sollevate dai firmatari della richiesta di incontro e nell’ottica della massima trasparenza – spiega il sindaco - i cittadini avranno la possibilità di fare domande e risolvere dubbi o perplessità direttamente facendosi spiegare da Inwit quale sia il progetto che l’azienda sta portando avanti per Filia».
«Mi preme invitare, in primis, tutti i consiglieri comunali a consultare l’albo pretorio – aggiunge Mazza - per evitare di sollevare, in modo che potrebbe sembrare strumentale, questioni sulla mancata informazione da parte del Comune ai cittadini. Questo per dire che è stato effettuato un avviso e ne è stata garantita la pubblicazione per la durata di trenta giorni naturali e consecutivi. Inwit, come si può facilmente constatare dagli atti pubblici, chiede l’autorizzazione all’installazione di una torre, senza apparati trasmissivi a bordo. Il Comune, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, sentiti gli Enti sovracomunali e di controllo (Soprintendenza, Regione e Arpa), sta autorizzando Inwit alla costruzione del palo/torre».
Il Comune, di fatto, non sta autorizzando alcuna antenna, ma non si è mai vista un'azienda che posiziona il palo e poi non affitta gli spazi per i ripetitori. «Ad oggi nessun gestore ha presentato una richiesta per andare a occupare un posto su quella torre - precisa Mazza - nel momento in cui la torre sarà pronta, Inwit potrà vendere/affittare agli operatori lo spazio sulla torre. Ogni operatore dovrà richiedere un’autorizzazione che il Comune rilascerà soltanto previo parere favorevole di Arpa Piemonte. Il Comune non può non autorizzare, semplicemente perché violerebbe la Legge. Relativamente alla distanza tra la torre e le abitazioni, il Codice delle Comunicazioni Elettroniche non prevede una distanza minima di sicurezza».
«Rispetto invece alle norme a tutela della salute dai rischi dell’elettromagnetismo, quelle sono competenza esclusiva dello Stato – puntualizzano dal Comune - non esiste più una distanza minima stabilita per legge tra ripetitori di telefonia mobili e abitazioni. La distanza di sicurezza va calcolata da chi progetta l’opera tenendo conto degli “obiettivi di qualità” descritti dalla Legge Quadro. Ci sono limiti da non superare ed è opportuno posizionare i ripetitori ad una distanza idonea da case, scuole, ospedali e aree pubbliche in generale. Non è però corretto dire che gli abitanti di Filia non sono stati informati. Il 6 febbraio 2023 il sindaco, insieme alla Responsabile del Suap che gestisce il provvedimento, ha ricevuto una delegazione di rappresentanti della Frazione Filia per illustrare la richiesta pervenuta da Inwit, chiarirne i contenuti e fornire informazioni su come richiedere l’accesso agli atti».