Galleria fotografica

CASTELLAMONTE - Tutti i fiori di domani sono i semi di oggi, specie se si parla di sociale. Anche se Giove Pluvio con le sue bizze ha messo i bastoni tra le ruote alla programmata Festa dei beni comuni, oggi, giovedì 11 maggio 2023, l’amministrazione comunale di Castellamonte ha aperto le porte della sala consiliare di palazzo Antonelli per comunicare la ripresa delle attività all’orto sociale della città. L’unione farà la forza dell’Orto di Camillo, così ribattezzato in virtù del suo posizionamento in via Camillo Olivetti. 

«L’“avventura” di questo spazio verde di proprietà comunale, per tanti anni lasciato all’incuria, è iniziata nel 2018, quando l’allora assessore alle politiche sociali Patrizia Addis, contattata dall’associazione Se.Mi. onlus, decise di concederlo in uso gratuito per la creazione di un orto sociale aperto ai cittadini e gestito dai volontari – ha spiegato il consigliere delegato alle politiche sociali, Alessandro Musso - Da allora molte cose sono cambiate, l’Orto è cresciuto fino a diventare punto di riferimento per tanti giovani del territorio e vero e proprio hub culturale e sociale con la collaborazione di molte altre associazioni ed enti pubblici (Ciss 38, IC Castellamonte, Associazione Parkinsoniani del Canavese Onlus, Andirivieni scs) ma anche di semplici cittadini. Dopo alcuni mesi di inattività, dovuti alle purtroppo crescenti difficoltà nel mondo del volontariato ed alla scadenza della convenzione in essere fra il Comune e Se.Mi. onlus, la decisione è stata quella di “cambiar rotta”, modificando il modo di pensare lo spazio e la sua gestione. Da qui è partita l’idea di utilizzare un nuovo strumento giuridico, quello dei Patti di Collaborazione, nato solo pochi anni fa grazie all’impegno di Labsus (www.labsus.org), fondato sul principio di sussidiarietà sancito dall’art. 118 della Costituzione e che mira alla gestione condivisa dei beni comuni – materiali ed immateriali – fra cittadini attivi e pubblica amministrazione. La sfida, ardua quanto stimolante, ha portato anche il nostro Comune, ad avere il suo primo Patto di Collaborazione: quello per la cura e gestione condivisa dell’Orto di Camillo».

Il Patto è stato sottoscritto da ben 12 soggetti fra enti, associazioni e cittadini attivi (un numero straordinario, soprattutto in considerazione delle novità che porta con sé questo strumento): Andirivieni scs, ArmonicaMente Insieme srl Impresa Sociale, C.I.S.S. 38, Croce Rossa Italiana – Comitato di Castellamonte OdV, Farfalò aps, Il Volo asd, IC Castellamonte, La Città del Sole scs, Matilde Paonessa, Se.Mi. onlus, Selene Parise, Semi dell’Anima.

Si tratta di «costruire opportunità per il territorio e di farlo insieme», come hanno sottolineato i rappresentati delle associazioni, enti e cittadini attivi coinvolti nell’iniziativa. «A tutti loro un grazie sincero da parte dell’Amministrazione comunale, per l’impegno fin qui dimostrato e per quanto faranno nei prossimi due anni per la gestione dell’Orto sociale della nostra Città – hanno concluso Musso e il sindaco, Pasquale Mazza - Nel corso di questo tempo i soggetti gestiranno lo spazio, progetteranno attività, organizzeranno incontri ed eventi insieme all’Amministrazione, tutto questo nell’ottica di far crescere sempre di più l’Orto e di portare a conoscerlo un numero sempre maggiore di persone. La speranza, ovviamente, è che nel corso del tempo sempre più soggetti decidano di aderire al Patto, perché in questo caso è più che mai giusto dire che: l’unione fa la forza!».