CASTELLAMONTE - Grazie ai fondi Pnrr, in questo caso riservati anche ai privati e non solo agli enti pubblici, troveranno nuova vita sette beni dell'alto Canavese di interesse storico e turistico. I progetti sono stati presentati l'altra mattina, insieme all'inizio dei lavori di restauro della cappella dell'Assunta del castello di Castellamonte (nella foto), uno dei beni che tornerà a splendere proprio grazie al Pnrr.
A fare gli onori di casa Tomaso Ricardi di Netro che ha dato merito, innanzitutto, al prezioso gioco di squadra che ha svolto l'intero territorio: dalla Regione al Comune, passando per le associazioni di promozione turistica. Determinante, questa comunione di intenti, per intercettare i fondi messi a disposizione dal Pnrr. I sette progetti finanziati porteranno in Canavese un investimento complessivo di quasi 1 milione di euro.
Oltre alla cappella del castello hanno ricevuto il finanziamento la chiesa di San Carlo a Borgiallo, la casa forte di Torre Pietra in località Vernetti di Cuorgnè, il crotin alla Boscalera di Ribordone, la casa forte di Onzino a Sparone, due baite in borgata Cantoncello a Valchiusa, dove sarà allestito un museo esperienziale sulla vita nella frazione, e il recupero di una baita nella piccola borgata di Querio, tra Frassinetto e Ingria, dove nascerà la casa museo dell'arrotino, mestiere tipico di quel piccolo e caratteristico centro abitato.
Tra le altre cose, i sette progetti hanno in comune la finalità: ovvero la riapertura al pubblico di strutture oggi abbandonate. Una bella idea, insomma, per dare nuovo slancio al turismo in zona.