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CASTELLAMONTE - «Se dovessi morire, che porti allora una speranza: che la mia fine sia un racconto di pace!». Sono le parole scritte da Refaat Alareer, poeta e professore di letteratura all’Università islamica di Gaza, ucciso in Palestina. Coltivano quello stesso sogno di un mondo senza guerra i ragazzi della sede di Castellamonte del 25 Aprile-Faccio. Di fronte al genocidio e agli orrori di una conflitto che sembra senza fine, gli studenti hanno deciso di mobilitarsi.

Su iniziativa dei rappresentanti di istituto, Aghilaj Mullaj e Lorenzo Croce, è stata promossa una raccolta fondi per mandare aiuti umanitari a Gaza. Nell’atrio della sede centrale di via Pullino e all’ingresso della succursale del liceo Faccio sono stati posizionati dei raccoglitori ad hoc, destinati all’organizzazione «Medici senza frontiere».

Quello che facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma l'oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo, diceva Madre Teresa di Calcutta. «Quello che sta succedendo a Gaza è un vero genocidio – spiega Aghilaj Mullaj – E’ preoccupante questo assordante silenzio dei media e dei governi politici, italiano e non solo, su cosa avviene. Non si può più stare a guardare. E’ il momento di intervenire e fermare questo orrore. Nel nostro piccolo, ci siamo chiesti come potevamo aiutare e dare il nostro contributo. Abbiamo deciso di farlo con questa raccolta fondi attraverso Medici senza frontiere, che sappiamo essere molto attiva nella striscia di Gaza. Ringraziamo il dirigente scolastico e la vice-preside che hanno subito dato il via libera a questa iniziativa solidale. Grazie alla bravissima tecnico della fotografia Barbara Mercurio e al personale scolastico che ci hanno supportato immediatamente. I tre contenitori per la raccolta fondi resteranno in sede e in succursale fino agli esami di maturità, in modo che docenti, personale, studenti, famiglie ma anche esterni possano contribuire con quanto possibile a questo progetto solidale partito da allievi e rappresentanti di istituto. E’ un’offerta libera, ma anche un solo euro a testa può fare la differenza».