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CASTELLAMONTE - Una tecnica moderna che limita al massimo i disagi ambientali e alla rete viaria. Proseguono a Castellamonte i lavori per la realizzazione del canale scolmatore: un’opera attesa e importante per scongiurare il rischio di episodi come quelli accaduti nel 2011 con l’esondazione del rio San Pietro che creò ingenti danni alla città. 

L’intervento, della durata di 450 giorni, ha un costo complessivo di circa 4.800.000 euro. E’ stato finanziato per due milioni dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare (con nota del 2019), mentre per la parte eccedente di 2.500.000 euro con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, in data 23 febbraio 2021. Il progetto definitivo dello scolmatore è stato redatto da un studio tecnico di Loranzè

«L’opera prosegue come da cronoprogramma – spiega il sindaco castellamontese, Pasquale Mazza – Mi fa piacere sottolineare che sarà realizzata riducendo al minimo i problemi alla viabilità, che praticamente non verrà mai interrotta. Si sta utilizzando, infatti, in questi giorni una tecnica particolare, detta dello “spingitubo”. Consiste, come nel nostro caso, nella posa di tubazioni mediante lo scavo a fronte aperto. Questo consente di abbattere nella perforazione notevolmente l'invasività dell'opera, generando minor impatto ambientale. Lo spingitubo, che è in funzione per lo scolmatore, è particolarmente indicato, non a caso, per risolvere il problema dell'installazione di sottoservizi, quando si deve intervenire in zone urbane, dove sarebbe necessaria la rottura del manto stradale».