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CASTELLAMONTE - Sociale, emergenza abitativa e famiglie sempre più in difficoltà a far fronte ai rincari e alle spese, facendo quadrare i conti. Ecco una delle principali sfide che l’amministrazione comunale di Castellamonte si prepara ad affrontare, come ha confermato la giunta Mazza nella conferenza di fine anno e nell’ultimo consiglio comunale del 2023, in questo nuovo anno.

E’ stato lo stesso sindaco della città della ceramica ha dettare le priorità dell’agenda politica della maggioranza: «Nel 2024 ci impegneremo molto nel sociale per cercare di mitigare le difficoltà sempre maggiori che devono affrontare i cittadini». Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo di maggioranza, Alessandro Musso: «Siamo molto preoccupati perché il 2024 è l’anno che da gennaio vede la scomparsa della misura del reddito di cittadinanza. Si tratta di una misura universale, come originariamente progettata. Sarà sostituita da un assegno di inclusione, che spetterà, dalle notizie che ci arrivano, solo alle famiglie con al loro interno un componente disabile oppure un minore, un over60 o una persona con disagi certificati dai servizi sociali comunale, nel nostro caso il Ciss 38. E’ un aspetto su cui dovremmo lavorare e soprattutto dovremmo essere capaci di trovare fondi, anche attraverso Regione, Città Metropolitana, per fronteggiare le criticità. Si dovrà cercare di interloquire anche col Governo. Non sono mai stato un sostenitore del reddito di cittadinanza, così come congeniato. Tuttavia, cancellarlo così, con un colpo di spugna, vuol dire caricare tutto il peso sociale sui Comuni. Ad oggi non abbiamo sufficienti risorse per far fronte a tutte le richieste di aiuto che ci perverranno».

«Già il 2023 è stato un anno molto difficile – aggiunge Alessandro Musso – Abbiamo avuto nuovi sfratti. Non succedeva a Castellamonte da molto tempo, pre Covid sicuramente. Sono situazioni che vedono protagonisti persone di ogni estrazione. Non è solo un problema che tocca gli stranieri. Sono stati quattro i nuclei familiari colpiti da sfratto esecutivo. Il Comune cerca di far fronte a questa emergenza con numeri crescenti. Ha stanziato dei fondi e cercato di aiutare le persone nella ricerca degli appartamenti e col pagamento delle caparre. E’ un lavoro però che deve essere corale, non singolo. Bisogna fare rete tra tutti i Comuni del consorzio».