CASTELLAMONTE - Domenica 12 ottobre i soci tesserati della Società agricola operaia di mutuo soccorso di Filia, frazione di Castellamonte, hanno, al termine dell’annuale assemblea, eletto un nuovo consiglio di amministrazione. Claudio Cola è stato riconfermato presidente. Al suo fianco ci sono Guido Tarditi alla vice presidenza, Danilo Gianaro segretario e tesoriere affiancato dal giovane Stefano Diffurville. Il nuovo consiglio si presenta rinnovato con la presenza di sei donne su 11 (Viola Goria, Nea Obetti, Adriana Ricca, Roberta Ronchetti, Roberta Tosoni, Concetta Zangari) e dell’assessore alla cultura Claudio Bethaz residente a Filia.
Inoltre, sotto lo slogan «Vogliamo festeggiare nel 2027 i 120 anni dalla Fondazione» riparte l’attività con in primo piano il lancio del tesseramento per il 2026 per attivare iniziative nel segno del mutualismo sul territorio. La castagnata del 2 novembre, una classica ricorrenza, è il primo appuntamento organizzato per incontrarsi con la popolazione e raccogliere adesioni e sostegno. Il Consiglio intanto ha iniziato a progettare e a programmare le attività e gli impegni per i mesi a venire.
L’elenco stilato prevede, per sommi capi, la manutenzione la cura e le migliorie dello stabile, le attività ricreative, informative e formative, culturali e gli eventi da realizzare anche in collaborazione con le altre realtà presenti sul territorio vicino e nei dintorni, il sostegno alle iniziative in atto che hanno portato Filia agli «onori della cronaca» e fatto conoscere e apprezzare la frazione a «tanti di fuori» (Parole di terra/presentazioni di libri/mostre seguite da cene ristoratrici scoprendo nella Osteria una nuova e interessante proposta di cucina). La preparazione per le celebrazioni del 120esimo della fondazione, spiegano dal sodalizio, dovrà partire da subito in modo da coinvolgere risorse di vario tipo e energie. Il nuovo consiglio fa un appello: «C’è bisogno di sostenitrici e sostenitori intorno a questa realtà perché mutualismo e solidarietà sono ancora parole utili e necessarie per questi tempi».








