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CERESOLE REALE - E se si pagasse un ticket per salire in auto al Nivolet? Sia chiaro, per il momento è solo una delle proposte per regolarizzare il traffico che sale in quota. Ma, per la prima volta, è una delle idee messe in campo dal Parco nazionale del Gran Paradiso. Lo ha confermato il presidente Mauro Durbano in risposta alle sollecitazioni della Città metropolitana che, tramite il vicesindaco Jacopo Suppo, ha invitato l'ente Parco al confronto dopo che, per la prima volta dopo vent'anni, la scorsa estate è stato sospeso il progetto di mobilità sostenibile «A piedi tra le nuvole».

«Apprezziamo la volontà a confrontarsi - spiega Durbano - ma questo non significa tornare al passato. Anzi, la riapertura della strada nel corso dell'ultima stagione estiva, per la prima volta in vent'anni, ci ha permesso di raccogliere tutta una serie di dati scientifici che a breve illustreremo nel dettaglio». Il Parco proporrà una regolamentazione organica del traffico verso il colle del Nivolet, «valida tutti i giorni d'estate e non solo la domenica e i festivi», sottolinea il presidente. Con la possibilità, come avviene in altre regioni, di arrivare ad un "pedaggio ambientale" per chi sale in quota. Che, tra l'altro, potrebbe essere anche rappresentato da un ticket fisso per i parcheggi, oggi in gran parte liberi. 

La Città metropolitana ha rilanciato «A piedi tra le nuvole» ma è chiaro che il vecchio progetto che prevedeva le domeniche a piedi dal Serrù al Nivolet, difficilmente tornerà attuale. «Auspichiamo che, dopo la pausa di riflessione di quest’anno, il Parco e il Comune di Ceresole Reale tornino a fare sistema con la Città metropolitana, per salvaguardare, almeno nelle giornate festive dei mesi di luglio e agosto, un patrimonio naturale e un’infrastruttura viaria di grande valore, per la cui salvaguardia il nostro Ente da sempre impegna ingenti risorse finanziarie e professionali - dice il vicesindaco Jacopo Suppo - la Città metropolitana ribadisce il suo impegno per proporre, soprattutto in ambiente montano, alternative alla mobilità motorizzata individuale. Siamo disponibili ad un confronto per definire per il 2025 nuove modalità di regolamentazione estiva del transito sulla Provinciale 50, considerando prioritaria la tutela dell’ambiente alpino, ma anche la sicurezza della circolazione».