CERESOLE REALE - Resta alta l'attenzione in Piemonte sulla siccità. L'altra mattina il presidente della Regione, Alberto Cirio, è stato chiaro a margine di una Giunta straordinaria alla quale ha partecipato anche il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto: «Il Piemonte è la regione italiana con il maggior deficit di pioggia rispetto al passato. La poca pioggia di queste ore non ha consentito nessun recupero. La situazione è particolarmente grave». Pichetto ha presentato a Torino un piano di investimenti per far fronte alla crisi idrica.
«Ritengo come Uncem positivo il piano di investimenti presentato dal Ministro: molti punti toccati e le proposte fatte, concrete, a fronte di stanziamenti economici, vanno nelle direzioni promosse e auspicate da Uncem, a livello nazionale e piemontese, negli ultimi mesi», dice Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte. «Chiediamo a Governo e Parlamento di prevedere bonus e incentivi per dotare i nostri immobili, anche pubblici, di sistemi domestici di accumulo. Altri Paesi d'Europa lo hanno già fatto. Ulteriore piano sul quale concentrarsi è quello legato ai gettiti economici che potranno ottenersi in Piemonte e in altre Regioni dal rinnovo delle concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche, scadute o in scadenza».
Uncem sostiene l'uso plurimo dell'acqua dei bacini. E per questo motivo in settimana una delegazione di Uncem, insieme al presidente, ha incontrato il sindaco e gli amministratori di Ceresole Reale. Nelle foto, diffuse proprio da Uncem, la situazione del lago artificiale di Ceresole l'altra mattina, 20 aprile 2023. «L'uso plurimo, idropotabile e idrolettrico in primis, dell'acqua di questi bacini è un punto fermo. Investimenti si potranno fare trasformando, con nuovi o vecchi gestori delle concessioni, le centrali in "pompaggi", riutilizzando più volte la stessa acqua per produrre energia verde. Daremo il nostro supporto alla Regione anche su questo ambito, come abbiamo fatto finora».
Uncem sottolinea che in tutta la Valle Orco e in tutte le Valli alpine possono convivere efficacemente usi diversi della risorsa idrica, senza conflitti e generando opportunità, anche turistiche e ambientali, per le comunità locali: «Questo è un punto fermo, una valorizzazione piena dei servizi ecosistemici-ambientali che la Regione Piemonte insegna, ad esempio con il "Fondo Ato", che fa scuola in Italia, consentendo tutela della risorsa idrica e impegno degli Enti montani sovracomunali per la tutela delle fonti e la difesa dei versanti. La crisi climatica impone lavoro intenso, ragionato, su basi di dati scientifiche, lontani dalle tifoserie contrapposte, nell'interesse congiunto di ambiente, ecosistemi, comunità».