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CERESOLE REALE - La sede del Parco nazionale del Gran Paradiso traslochi a Ceresole. Raccolte 500 firme in poche settimane. La petizione promossa da Valerio Rolando per lo spostamento della sede del Parco ha raccolto un numero di firme che testimonia l'attaccamento viscerale della comunità locale al proprio territorio e la volontà di valorizzare il ruolo centrale di Ceresole Reale all’interno del Gran Paradiso. Considerando che i residenti del Comune sono poco più di 150, si tratta di un «plebiscito» che dimostra un coinvolgimento attivo e appassionato da parte della popolazione. Ma non solo: la raccolta firme ha visto l'adesione di numerosi cittadini provenienti dai Comuni limitrofi, di villeggianti e di sostenitori del Parco da tutta Italia, dimostrando come questa iniziativa abbia suscitato un interesse ben oltre i confini locali.

«Sono davvero entusiasta di questo risultato – dice Valerio Rolando, ideatore e promotore dell'iniziativa – questo successo dimostra chiaramente che la comunità desidera un Parco più vicino ai uoi cittadini, un Parco che possa essere motore di sviluppo e di valorizzazione del territorio. La raccolta firme è stata fatta in modo tradizionale e cartaceo, quindi firme autentiche di persone vere e concrete. Ho scelto questa modalità anche per toccare con mano il risultato e viverlo raccogliendo giornalmente pareri e suggerimenti».

Secondo i promotori, lo spostamento della sede a Ceresole Reale porterebbe numerosi benefici. Intanto il paese diventerebbe un punto di riferimento per la gestione del Parco, valorizzando il suo patrimonio storico, culturale e naturalistico. L'utilizzo di strutture pubbliche già esistenti a Ceresole Reale per ospitare gli uffici dell'Ente contribuirebbe a un uso più efficiente del territorio e a ridurre l'impatto ambientale. La posizione strategica, al confine con il Parco Nazionale Francese della Vanoise, aprirebbe inoltre nuove prospettive di collaborazione e scambio tra i due enti. Inoltre l'insediamento della sede del Parco genererebbe un indotto economico significativo, con la creazione di posti di lavoro stabili e non stagionali, il potenziamento dei trasporti pubblici e un incentivo alla permanenza delle attività commerciali, contrastando il fenomeno della desertificazione delle montagne.

«Molti cittadini hanno sottolineato come la presenza della sede del Parco a Ceresole Reale sarebbe un segnale forte di riconoscimento dell'importanza di questo territorio e un incentivo a valorizzare le sue potenzialità – continua Rolando – inoltre, l'immagine di un Parco con la sede immersa nella natura, invece che in una caotica città, è un messaggio potente che va ben oltre i confini locali». La petizione è stata consegnata ufficialmente al Comune di Ceresole Reale e nei prossimi giorni verrà depositata anche all'Ente Parco Nazionale Gran Paradiso ed alla Comunità Montana Gran Paradiso con l'auspicio che questa mobilitazione possa portare a un rapido e positivo esito. «Siamo pronti a collaborare con tutte le istituzioni coinvolte per trovare le soluzioni migliori per il futuro del nostro amato Parco – conclude Rolando – siamo consapevoli che si tratta di un processo complesso, ma siamo determinati a raggiungere questo obiettivo».