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CERESOLE REALE - Sulla delicata questione del pedaggio per il Nivolet, gli accessi a numero chiuso e la gestione del traffico, riceviamo e pubblichiamo al presa di posizione di Pro Natura Piemonte che ha inviato questa lettera alla Città Metropolitana di Torino e al presidente della regione Valle d’Aosta.

«Alle soglie dell’estate, permane l’incertezza sulla regolamentazione dell’accesso veicolare al Colle del Nivolet nei mesi estivi. Dopo la sospensione nel 2023 della fase “sperimentale” del progetto A piedi tra le nuvole - attivo da oltre vent’anni e limitato alle sole domeniche di luglio e agosto - la strada provinciale è rimasta completamente aperta al traffico, anche nei fine settimana.

L’intento dichiarato era quello di raccogliere dati e valutare soluzioni più efficaci e durature per la gestione dei flussi veicolari. Tuttavia, il risultato è stato un afflusso incontrollato di automobili, con picchi di oltre 1.200 veicoli in un solo giorno e una media estiva di 428 auto giornaliere, con gravi impatti sull’ambiente d’alta quota e forti disagi per i visitatori: code, rumore, inquinamento e un'esperienza ben lontana da quella di una frequentazione rispettosa della natura. Nel mese di febbraio, l’Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso ha presentato una nuova proposta di regolamentazione per l’estate 2025, tuttora in attesa di approvazione da parte degli enti coinvolti.

La proposta prevede un numero massimo di 300 veicoli privati al giorno, l’obbligo di prenotazione tramite una Carta dei Servizi (che includerà anche sosta e informazione turistica), e un sistema elettronico di controllo degli accessi. I proventi serviranno a finanziare un servizio di navetta, offrendo così un’alternativa sostenibile all’auto privata.

Pur considerando che 300 veicoli al giorno rappresentano ancora un numero elevato per un’area protetta d’alta quota, la proposta introduce importanti elementi di miglioramento: la regolamentazione sarebbe attiva tutti i giorni e non solo le domeniche estive, garantendo una fruizione equilibrata e gratificante e una maggiore efficacia nella tutela del delicato ecosistema del Nivolet.

Non possiamo permettere che anche l’estate 2025 si traduca in un caos generalizzato, con conseguenze dannose per l’ambiente, la fauna, il paesaggio e la qualità dell’esperienza dei visitatori. Il Colle del Nivolet è un patrimonio naturalistico straordinario, che merita una gestione attenta, lungimirante e responsabile.

Facciamo appello a tutte le istituzioni competenti — Città Metropolitana di Torino, Regione Valle d’Aosta, Comuni di Ceresole Reale e Valsavarenche, Parco Nazionale del Gran Paradiso — affinché approvino senza ulteriori ritardi una regolamentazione equilibrata, efficace e condivisa dell’accesso veicolare al Nivolet. È una scelta necessaria per tutelare l’ambiente, migliorare la qualità della fruizione turistica e dimostrare che una gestione intelligente dei flussi è possibile, anche in un contesto montano tanto fragile quanto prezioso».