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CHIVASSO - «Concomitanti impegni istituzionali» non consentiranno al Ministro per la Protezione Civile di essere a Chivasso il prossimo 30 giugno 2025 al seminario dal titolo «Città in transizione climatica. Il caso studio di Chivasso come laboratorio territoriale» a cui era stato invitato ufficialmente dall’amministrazione comunale. Per Nello Musumeci sarebbe stata anche l’occasione, auspicata specie dai sindaci della collina, di visitare i luoghi colpiti dall’alluvione dello scorso 17 aprile.

A distanza di oltre due mesi, si attende ancora la declaratoria di eccezionalità e così, appresa l’assenza del componente del Governo, il sindaco Claudio Castello, anche in qualità di portavoce della Zona Omogenea 10 della Città Metropolitana di Torino, ha chiesto ufficialmente al Ministro Musumeci di essere ricevuto, assieme a tutti i soggetti istituzionali coinvolti nell’iter dello stato di emergenza.

«Vogliamo essere aggiornati sulla posizione del Governo in riferimento alla declaratoria dello stato di calamità e vogliamo informare il Ministro dei disagi patiti e delle aspettative nutrite da cittadini ed imprese, che nel frattempo hanno provveduto a trasmettere le proprie segnalazioni, ai sensi del Codice Civile», ha scritto il sindaco Castello specificando i danni subiti da cittadini, imprenditori e dalle opere infrastrutturali, specie idriche ed idrauliche.

La questione dei cambiamenti climatici e della pianificazione urbanistica, come annunciato, sarà al centro del seminario in programma nel pomeriggio di lunedì prossimo nel Teatrino Civico di Chivasso. I lavori, patrocinati dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana e dal Politecnico di Torino, saranno introdotti dal sindaco Claudio Castello e dal vice Pasquale Centin. Al seminario sono attesi, tra gli altri, gli interventi del Rettore del Politecnico di Torino, Stefano Paolo Corgnati, dell’Assessore all’Urbanistica della Regione Piemonte, Marco Gallo, della consigliera delegata alla pianificazione strategica della Città Metropolitana, Sonia Cambursano, e dell’Assessora alla Transizione Ecologica e Digitale della Città di Torino, Chiara Foglietta.