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CHIVASSO - Sabato 27 gennaio 2024 si è svolto nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Chivasso il concerto a memoria del compositore fiorentino di origine ebraica Mario Castelnuovo-Tedesco. 

All'evento era presente anche il consigliere regionale Gianluca Gavazza, che ha così commentato: «Questa iniziativa proposta da Chivasso in Musica è un meraviglioso esempio di incontro tra la cultura, in questo caso rappresentata dalle splendide composizioni di Castelnuovo-Tedesco, e il dovere civico, in quanto il concerto si è svolto nel Giorno della Memoria. La Shoah, le deportazioni e le leggi razziali sono le pagine più buie della storia del nostro Paese, ed è dovere di tutti, cittadini e rappresentanti delle istituzioni, tenere vivo il ricordo di questi fatti vergognosi per evitare che si possano ripetere in futuro. E quale modo migliore di rinnovare questa reminiscenza, se non con la musica di un compositore che fu costretto ad emigrare negli Stati Uniti nel 1939 grazie ad Arturo Toscanini, a causa delle leggi razziali? La musica, i libri e il teatro sono il mezzo migliore per vivere appieno il Giorno della Memoria, in quanto ci danno la possibilità di osservare gli orrori compiuti dai regimi negli anni della seconda Guerra Mondiale ogni volta da un punto di vista differente, permettendoci di avere un’idea sempre più completa di qualcosa che non deve essere dimenticato».

Mario Castelnuovo-Tedesco, l’autore a cui è stato dedicato l’intero concerto, ha composto nella sua lunga carriera (dagli anni ’20 fino al 1968, anno della morte) numerosi concerti per pianoforte, violino, chitarra, violoncello, arpa e oboe, oltre cento composizioni per pianoforte e altrettante per chitarra, più di cento composizioni corali, quasi quattrocento composizioni vocali e un gran numero di composizioni cameristiche e anche di sei opere liriche e quattro balletti. La sua fama è però dovuta principalmente alla composizione di colonne sonore di film hollywoodiani degli anni ’40 e ’50, ambito in cui Castelnuovo-Tedesco si affermò come uno dei più apprezzati dell’epoca. Ad interpretare i brani durante la serata il soprano statunitense Elisabeth Hertzberg, la pianista Simonetta Heger, già docente al Conservatorio di Musica «Giuseppe Verdi» di Milano, e il chitarrista Alessandro Guarneri.