CHIVASSO - A Novara e Vercelli riparte la mobilitazione per avere una fermata sulla linea ad alta velocità ferroviaria Torino-Milano. E così le amministrazioni locali, con in testa il Comune di Novara, i parlamentari e i rappresentanti del territorio in Regione fanno squadra per dare forza al progetto. "Si tratta di un’ottima notizia. Anche perché il Piemonte è l’unica regione in Italia ad avere una sola città, e cioè Torino, servita dalla linea AV, con tutto ciò che ne consegue per il resto del Piemonte e, aggiungo, del territorio della Città Metropolitana di Torino", dice l'onorevole Carlo Giacometto, consigliere comunale di Brusasco, nel chivassese.

"Seguendo il disegno di mettere a disposizione di un maggior numero di piemontesi il servizio ferroviario ad alta velocità, nonché di valorizzare le aree che da esso sono al momento solo attraversate, credo allora che in parallelo all’ipotesi di nuova fermata a Novara debba essere portata avanti e promossa anche quella di Chivasso. Sì, proprio il progetto di Porta Canavese-Monferrato ideato dal compianto professor Carlo Fontana e sostenuto, anni fa, da un ampio fronte trasversale, sia dal punto di vista politico, sia dal punto di vista territoriale".

"Chivasso è sempre stata uno snodo ferroviario cruciale per la rete piemontese e una nuova stazione sul tracciato dell’alta velocità consentirebbe di dare impulso dal punto di vista dell’utilizzo a tutte le linee che qui convergono e, perché no, anche di rafforzare la battaglia per il ritorno del servizio viaggiatori sulla linea attualmente sospesa tra Chivasso e Asti, e ciò non solo nel tratto torinese. Sono certo che il ceto politico che opera sul nostro territorio, ciascuno secondo le proprie competenze, non si farà sfuggire l’occasione di rimettere con forza e determinazione Porta Canavese-Monferrato al centro del dibattito".