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CIRIE’ - Un allegro giallo ocra punteggiato dal verde scuro degli infissi è la nuova veste con cui si presenta l’Istituto di istruzione superiore Tommaso D’Oria di Cirié, al termine del grande cantiere per l’adeguamento sismico. Nato nel 1912 come scuola commerciale, l’istituto ha subito nel tempo diverse trasformazioni adattandosi ai cambiamenti del mondo del lavoro. Nel 2000 il Professionale commerciale D’Oria è stato associato all’Istituto tecnico industriale Grassi sotto un’unica direzione, dando luogo all’attuale Tommaso D’Oria. Convivono tutt’ora i due indirizzi principali, il Professionale e il Tecnico, ciascuno declinato però in diversi campi: il primo in Servizi commerciali per la web community, per il design della comunicazione visiva e pubblicitaria e in Servizi per la sanità e l'assistenza sociale; il secondo in Tecnologico per l’elettronica e l’elettrotecnica ed Economico per il turismo. La quarantina di classi in cui si articolano i piani di studio ha richiesto la creazione di una succursale, dove oggi vanno circa 300 degli oltre 800 studenti iscritti.

È la sede di via Prever 13 a essere stata oggetto del corposo investimento di oltre 2 milioni e mezzo di euro. Dalla Regione Piemonte sono arrivati 1.500.000 euro per l’adeguamento sismico della struttura esterna dell’edificio; l’interno è stato completamente ritinteggiato; sono state rifatte tutte le controsoffittature e sono state sostituite tutte le lampade con altre a led per l’efficientamento energetico.
Dal PNRR sono arrivati circa 730mila euro, che hanno consentito di tinteggiare le facciate completando così anche dal punto di vista estetico l’intervento strutturale; inoltre, è stato sostituito il serramento di una entrata secondaria. Sono appena iniziati i lavori per dare alla scuola un nuovo playground, con campo di pallavolo, pista di atletica e un’area per il calcetto. La Città metropolitana ha attinto a fondi propri, per circa 390 mila euro, per la revisione delle coperture piane della scuola, dove in caso di forti piogge si verificano infiltrazioni, e per la sostituzione dell’ascensore.

Mauro Masera, dirigente scolastico del D’Oria, racconta che nel primo anno del cantiere, durante la stagione scolastica 2022-2023, l’organizzazione delle lezioni è stata molto faticosa: «Abbiamo dovuto rinunciare in più fasi a un terzo dell'edificio, ogni volte per circa 3-4 mesi» spiega. «I lavori sono stati suddivisi in tre lotti, e quindi andava sistemato altrove un terzo degli studenti, senza ricorrere ai doppi turni, che sono impraticabili in una scuola di provincia caratterizzata dalla rigidità del sistema dei trasporti. Grazie all'aiuto della Città metropolitana, e grazie alla grande disponibilità dell'impresa, abbiamo potuto contare su una sede distaccata, e poi abbiamo usato i laboratori come aule per le lezioni». Il preside aggiunge con soddisfazione che la tinteggiatura delle parti interne dell’edificio ha avuto risvolti positivi anche sugli studenti: «Ci siano accorti in questi due anni, da quando aule e uffici appaiono a tutti più belli e puliti, che gli studenti sono più attenti ai loro ambienti a collaborano nel mantenerli a posto. Oggi i nostri interni hanno sostanzialmente l’aspetto ‘fresco’ che avevano due anni fa». Come molte scuole che hanno il tetto piano, anche il D’Oria è soggetto a infiltrazioni e, in caso di grandi piogge, compaiono i secchi in aule e corridoi: «Per fortuna la Città metropolitana ha trovato un finanziamento e ora interverrà a impermeabilizzare” aggiunge Masera. Poi rivolge una richiesta per la succursale: “Sarebbe bello che anche lì venisse rimessa a posto l’area esterna, intervenendo sia sui campi per le attività sportive che in generale sulle aree a verde».