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CIRIE’ - Riservare, in alcune ore, la piscina comunale esclusivamente alle donne in modo da favorire la partecipazione delle utenti musulmane. E’ la proposta avanzata a Ciriè dal gestore dell’impianto sportivo cittadino. Un’ipotesi che sta già facendo molto discutere, a livello politico e non solo. Della vicenda se ne sta occupando la Commissione consiliare del Comune. Se venisse approvata questa nuova linea, in alcune fasce orarie prestabilite l’accesso alla struttura sarebbe off limits per gli uomini. Sarebbero ammessi, in base a quanto chiesto dal gestore della piscina, solo i bambini dai 5 ai 7 anni.

La questione ha scatenato vivaci polemiche. Anche dal punto di vista organizzativo non mancherebbero le criticità, che riguarderebbero il personale e i dipendenti maschi in forza all’impianto. La proposta è stata criticata pure dall’opposizione consiliare. Secondo il consigliere di Fratelli d’Italia, Davide D’Agostino, è una proposta non giusta. Non sarebbe corretto escludere gli uomini, sostiene l’esponente locale del centrodestra, perché si tratta di un impianto pubblico in una città di 19mila abitanti che non ha una comunità musulmana numerosa al punto tale da giustificare la scelta di riservare la piscina per alcune ore solo alle donne.