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CANAVESE - L’assessore regionale al Patrimonio e ai Fondi Sviluppo e Coesione (Fsc), Gian Luca Vignale, con il consigliere regionale e presidente della quinta commissione Ambiente, Sergio Bartoli, nella giornata di oggi, 9 maggio 2025, hanno effettuato una serie di sopralluoghi in alcune stazioni ferroviarie della Canavesana. Stazioni che sono state recentemente acquisite al patrimonio Regionale. Lo scopo delle visite, accompagnati dagli amministratori comunali e dai sindaci locali è stato quello di valutare lo stato e la consistenza dei beni per una loro futura valorizzazione e riutilizzo.

Si tratta di immobili già in parte utilizzati e in parte predisposti a progetti di riutilizzo associativo, ricettivo, commerciale, oppure ad ospitare una delle sedi del Museo Ferroviario Piemontese diffuso. Quest’ultimo progetto, presentato dall’assessore Vignale lo scorso aprile, prevede la realizzazione di diversi poli museali sparsi sul territorio regionale. Nel corso della visita ai Comuni canavesani, l’assessore e il consigliere regionale hanno avuto anche l’occasione per visitare i luoghi dove, grazie a Fondi di Sviluppo e Coesione, verranno realizzati progetti utili alle comunità locali: a Pont Canavese sono interventi di riqualificazione urbana in piazza Craveri e via della Lea, a Cuorgné la riqualificazione dell’ex istituto salesiano, a Castellamonte sugli spazi della Rotonda Antonelliana, infine ad Ozegna un parco giochi inclusivo.

«La giornata odierna ci ha permesso di valutare insieme ai sindaci e alle amministrazioni locali la quantità e la qualità delle strutture e delle stazioni ferroviarie recentemente acquisite al patrimonio della Regione - dichiara l’assessore Vignale – insieme abbiamo discusso di futuri progetti di valorizzazione tra i quali quello di ospitare sedi del Museo Ferroviario Piemontese. Si tratta di beni con grandi potenzialità oltre che di strutture di pregio storico. L'occasione si è rivelata propizia per fare il punto sulla messa a terra dei progetti che i Comuni realizzeranno grazie a Fondi di Sviluppo e Coesione, tutte opere attese da anni per offrire nuovi servizi e spazi per i cittadini».

«Queste stazioni raccontano una parte importante della storia del nostro territorio. Oggi, insieme agli amministratori locali e all’assessore Vignale, abbiamo compiuto un passo fondamentale per trasformare questi luoghi da simboli di abbandono a risorse vive per le nostre comunità - aggiunge il consigliere regionale Sergio Bartoli - la ferrovia Canavesana può e deve diventare parte attiva di un progetto culturale, turistico ed economico: inserirla nel percorso del Museo Diffuso Ferroviario del Piemonte significa restituirle un’anima, valorizzarne l’identità e renderla protagonista del rilancio delle valli e dei centri che attraversa. Lavorerò con impegno perché queste opportunità si traducano in progetti concreti, condivisi e utili ai cittadini».