CUORGNE’ - La situazione del Centro incontro anziani di Cuorgnè fa discutere. Sulle vicenda con un lungo comunicato, che ricostruisce passo dopo passo tutta la storia dell’associazione, è intervenuta pubblicamente anche l’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Giovanna Cresto.
«Si tratta di un immobile di proprietà comunale e quindi di tutti i cittadini. Uno stabile che dovrebbe essere fruibile ed aperto a tutti – spiegano dall’amministrazione comunale - Da agosto 2022 il Centro Anziani è rimasto l'unico utilizzatore di Villa Filanda, portando avanti le attività del gioco delle carte nei pomeriggi della settimana e del ballo domenicale durante l'estate. Da allora il Centro ha dovuto far fronte non solo al canone di locazione ma anche alle spese per le utenze, che in precedenza non aveva invece corrisposto poiché sostenute dalla Mastropietro. La sostenibilità economica della situazione è parsa da subito impraticabile e pertanto la nostra Amministrazione a maggio 2023 ha pubblicato un bando per l’affidamento della Villa (ad esclusione del piano primo, in uso esclusivo al Centro), del campo da tennis, dell’area attrezzata e della tendostruttura (col vincolo di garantirne l’utilizzo gratuito al Centro per le domeniche danzanti da giugno a settembre). Purtroppo il bando andò deserto».
«Nel frattempo ad ottobre 2023 cambiò il direttivo del Centro. Il nuovo presidente Antonino Lupica dovette far fronte ad un grave problema di liquidità: il conto corrente, che ad ottobre 2019 ammontava a circa 3.000 euro, 4 anni dopo era pari a 250 euro. Ad aprile 2024, scaduto il contratto per l’utilizzo del piano primo, il Centro risultava essere moroso per il mancato pagamento delle utenze relative al 2023, per 3.054 euro. Il Centro ha contestato la debenza dell’importo, ritenendosi tenuto al pagamento dei soli mesi ottobre-dicembre e non di quelli precedenti, essendo cambiato il direttivo e pertanto ha corrisposto solamente 966 euro – aggiungono dal Comune - Abbiamo tentato più volte di spiegare che l’Associazione Centro Anziani resta la stessa anche se cambia il presidente o il direttivo, è sempre lo stesso soggetto giuridico e quindi debiti e crediti permangono comunque. Nel frattempo (a seguito dell'estinzione del debito Mastropietro) sono state conteggiate anche le spese del periodo agosto-dicembre 2022, pari a 1.585 euro, che hanno portato il debito per utenze a oltre 3.500 euro. A fronte del comprensibile sconforto del nuovo direttivo, la nostra Amministrazione, non potendo rinnovare il contratto ad un soggetto moroso, nell’estremo tentativo di risollevare le sorti del Centro lo ha autorizzato ad utilizzare gratuitamente la tendostruttura e l’area esterna ed i servizi igienici collocati nella medesima dal 1 giugno al 30 settembre (mentre le chiavi del piano primo della Villa, essendo scaduto il contratto al 30 aprile, sono state riconsegnate in Comune). Le attività estive ed in particolare il ballo domenicale si sono quindi potute svolgere come di consueto, anche se purtroppo si è registrato una ulteriore diminuzione di partecipanti».
Ad agosto 2024 è andato poi deserto pure il bando per la concessione dell’intero complesso. «Giunti allo scadere del mese di settembre 2024 abbiamo invitato il Centro a voler considerare altre possibili sedi ove svolgere la propria attività - puntualizza Giovanna Cresto - Le spese per il mantenimento di Villa Filanda ammontano a oltre 10.000 euro l’anno tra gestione impianti termici, ascensore, taglio verde, collaudo periodico tendostruttura, oltre naturalmente agli interventi di straordinaria manutenzione che purtroppo in un vecchio stabile non mancano mai. Quando Villa Filanda venne assegnata al Centro Anziani, negli anni 90, la situazione era molto differente. I soci erano oltre 500, la manutenzione dell’area era a carico loro e il Comune si occupava solo della manutenzione straordinaria. Nel 2013 (presidente Roberto Garis) i soci erano già scesi a 337 e l’andamento calante non si è più fermato sino ai 70 soci del 2024. Di questi meno di una ventina frequenta con assiduità il Centro per l’unica attività rimasta: il gioco delle carte. Ora, non è assolutamente intenzione di questa Amministrazione privare i soci rimasti della possibilità di ritrovarsi al pomeriggio per trascorrere qualche ora insieme ed è per questo che abbiamo cercato delle possibili alternative alla Villa».
Sono state proposte, fanno sapere dall’Amministrazione cuorgnatese, tre soluzioni «economicamente sostenibili»: «Due poste a piano terra, in zona centrale con possibilità di utilizzo di un’area esterna, in un caso condivisa (in un immobile in cui sono presenti anche altre associazioni cuorgnatesi) e nell’altro ad uso esclusivo. La terza soluzione invece, pur disponendo di locali molto ampi, è posta al primo piano di uno stabile senza ascensore. L’avere poche spese da sostenere consentirebbe anche al Centro di rientrare, seppur gradualmente, delle spese ad oggi già scadute (pari a 3.500 euro circa) ed a quello dovute per l’anno 2024, che verranno conteggiate e richieste a marzo 2025. È trascorso oltre un mese e mezzo da quando abbiamo chiesto al direttivo di venire a vedere le alternative proposte, dando tra l'altro la massima disponibilità per aiutarli nelle operazioni di sistemazione e trasloco. Finalmente una settimana fa si sono svolti i sopralluoghi. Purtroppo ad oggi da parte del Centro non è pervenuta nessuna risposta in merito alle soluzioni proposte ed i soci continuano a ritrovarsi all’interno dei locali della Villa (di cui avevano restituito le chiavi a maggio!), utilizzandoli senza avere né contratto né autorizzazione alcuna. Locali che invece dovrebbero essere patrimonio comune di tutti e come tali utilizzati».