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CUORGNE'-CIRIE' - Dopo le critiche mosse dalle organizzazioni sindacali di categoria, che hanno messo nel mirino la gestione del direttore generale dell'Asl To4, Stefano Scarpetta, e la stessa Azienda sanitaria locale, accusata di «immobilismo», arriva la risposta di quest'ultima. 

Sull'ospedale di Cuorgnè, dall'Asl To4 si puntualizza che: «l'endoscopia di Cuorgnè non chiude, ma, vista l’eliminazione di alcune attività come la sigmoidoscopia che non rientra più negli screening regionali, è stata rimodulata. Sono state, quindi, implementate le attività ambulatoriali e sarà potenziata l’attività endoscopica all’arrivo delle nuove colonne. In relazione a queste ultime, oltre a quelle richieste con i finanziamenti Fsc (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione), l’Azienda sta acquisendo ulteriori 10 colonne in noleggio per sostituire quelle fuori uso e incrementare le attività a Cuorgnè come sulle altre sedi. Come già evidenziato in altre occasioni, le attività sul presidio ospedaliero di Cuorgnè non prevedono ridimensionamenti, ma hanno anzi volumi superiori al 2019 che ormai è utilizzato come standard di riferimento».

«In relazione all'ospedale di Ciriè, invece, l’attività chirurgica sicuramente è coinvolta nel pensionamento del direttore, per cui è già stato bandito il bando di selezione per il nuovo direttore - spiegano dall'azienda sanitaria - la stessa attività avrà sicuramente un giovamento dalla sopracitata disponibilità delle revisionate sale operatorie di Lanzo.  Non si registrano tra l’altro decrementi rispetto all’attività chirurgica nelle varie specialità. In merito alla Tac, la stessa sarà installata nei primi mesi del prossimo anno ed è già finanziata tramite fondi Pnrr. Grazie alla riorganizzazione degli spazi interni, questa si andrà ad aggiungere alla vecchia, che rimarrà in funzione come backup e per gestire le attività meno critiche».

«La riorganizzazione dei posti letto della Medicina è consequenziale alla sostituzione dell’angiografo presso il presidio ospedaliero di Ivrea, che ha naturalmente incrementato il carico sull’Emodinamica di Ciriè - concludono dall'Asl - terminati i lavori a Ivrea, analogo percorso verrà seguito per la sostituzione, prevista nei primi mesi del prossimo anno, dell’angiografo di Ciriè, che vedrà quindi la situazione dei posti letto tornare all’originale».