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CUORGNE’ - Nessuna riforma, ma un rinnovamento della Pubblica amministrazione, perché, grazie ai fondi del Pnrr destinati all’Italia, la sfida odierna è quella di fare «accadere le cose». Sono le parole pronunciate dal ministro del governo Meloni, Paolo Zangrillo, che ieri sera, venerdì 27 gennaio 2023, ha incontrato a Cuorgnè i sindaci dell’alto Canavese. L’incontro, che si è svolto nell’ex chiesa della Santissima Trinità, è stato organizzato dal consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Fava, e ha visto la partecipazione al tavolo dei relatori del sindaco Giovanna Cresto e dal senatore Roberto Rosso. Oltre a tanti amministratori e segretari comunali locali, hanno presenziato all’iniziativa i consiglieri regionali, Paolo Ruzzola e Alessandra Biletta, il consigliere della città Metropolitana e sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, e il capitano Manuel Grasso, comandante della compagnia carabinieri di Ivrea.

«E’ per me un momento importante, perché come ministro della pubblica amministrazione voglio interpretare il mio ruolo cercando di stare soprattutto sul territorio – ha Paolo Zangrillo – Queste occasioni sono fondamentali perché mi danno occasione di incontrare i veri protagonisti della pubblica amministrazione: gli enti territoriali, i sindaci, gli amministratori. Non ho alcuna intenzione di essere ricordato come il ministro della riforma Zangrillo. Non ho alcuna intenzione di riformare la “Pa”. Ne sono già state fatte tante. La vera sfida, adesso, è far accadere le cose per migliorare la vita dei cittadini e del Paese. Le chiacchiere stanno a zero, quando ci sono dei progetti. Il Pnrr racconta che l’Europa ci ha dato e riconosciuto per il processo di rinnovamento della pubblica amministrazione 1,2 miliardi di euro. La fetta più significativa di queste risorse è stata assegnata a noi. E’ una grande opportunità, ma soprattutto una grossa responsabilità. Questo significa parlare di competenze, semplificazione, digitalizzazione e formazione. Sono i 4 temi su cui ci giochiamo la partita della modernizzazione della pubblica amministrazione».

«Le attività in cui si sostanzia il Pnrr italiano, una parte significativa, è in capo ai comuni – ha aggiunto Zangrillo – Le realizza il territorio, non noi che stiamo nei ministeri a Roma. Le concretizzano gli enti locali, con cui è fondamentale la collaborazione per ammodernare il nostro paese: ci sono più di 200 miliardi da spendere entro il 2026. E’ entusiasmante, tuttavia ricordiamoci che in Italia il tempo medio per realizzare un’opera del valore di 100 milioni sono 16 anni. Non c’è tempo da perdere. Per questo i primi progetti di cui ci siamo occupati sono legati alla gestione e semplificazione delle procedure concorsuali, passaggio obbligatorio per far acquisire risorse alla “Pa”, e delle procedure amministrative. Insieme ai territorio cerchiamo di capire come operare al meglio. Abbiamo già fatto partire "Facciamo semplice l'Italia. PArola ai territori": un viaggio per l'ascolto e il confronto con le realtà locali. Infine, è importante la gestione del capitale umano. Per attuare la trasformazione della Pubblica amministrazione occorre partire dalle persone. Solo così saremo in grado di mettere a terra i nostri progetti. Bisogna dare loro le motivazioni per esprimere i propri talenti e virtù, mettendole in condizione di operare con passione. Non mi preoccupano tanto i furbetti del cartellino ma l'assenteismo intellettuale. Questa è un’altra sfida che vogliamo vincere». Dopo il suo intervento il ministro ha ascoltato e discusso con i sindaci e amministratori canavesani su diversi argomenti, a cominciare da: ritorno delle Province, abolizione del limite di mandato per i sindaci dei piccoli comuni, carenza e difficoltà nel repirire i segretari e personale negli enti locali.