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CUORGNE’ - E’ iniziato con i fuochi d’artificio il consiglio comunale di Cuorgnè di mercoledì 27 novembre 2024. A movimentare la riunione del parlamentino locale ci ha pensato il consigliere di minoranza, Davide Pieruccini. Visibilmente contrariato per la decisione di non ammettere tra i punti in discussione all’ordine del giorno l’interpellanza del gruppo «Cuorgnè c’è» sul Centro anziani, l’esponente dell’opposizione si è alzato e ha abbandonato polemicamente l’aula. 

«Mi scuso sinceramente con tutti gli elettori di "Cuorgné c’è" e con i cittadini che mi supportano nella mia attività politica quotidiana. A tutto c’è un limite. Dal 2011 sono membro del consiglio comunale di Cuorgné. Per la prima volta, ho deciso di abbandonare la sala consigliare – spiega Davide Pieruccini - Ho assistito al diniego del sindaco e presidente del Consiglio comunale di concedermi la parola prima della discussione dei punti all'ordine del giorno. Non mi era mai successo. La mia intenzione era semplicemente quella di aprire un dibattito politico e di ricevere chiarimenti in merito all’impossibilità di discutere un’interpellanza scritta, che è stata inviata venerdì intorno alle 13, a seguito della convocazione dell’assise civica ricevuta sempre venerdì alle ore 9 circa. In pratica una interpellanza inviata lo stesso giorno del ricevimento della convocazione non è risultata accessibile agli atti del Consiglio perché non rispetta i 5 giorni escludendo i festivi dalla richiesta alla convocazione? Mah…».

Dai banchi dell’opposizione, Pieruccini attacca amareggiato: «L’interpellanza era finalizzata alla richiesta di informazioni sulla situazione del Centro Anziani e sul contratto scaduto il 30 settembre. Ieri la politica ha subito una battuta d'arresto nel luogo in cui dovrebbe prosperare. Ho deciso di proseguire la mia attività politica esclusivamente attraverso i giornali e i social, partecipando al prossimo Consiglio comunale solo per valutare gli interventi tecnici proposti dall’amministrazione. Sono soddisfatto che la consigliera Lidia Perotti abbia continuato la seduta da remoto, poiché ha potuto apprendere una lezione importante che spero si riveli utile per il suo futuro nella politica di Cuorgné: non governare mai la città come sta facendo questa amministrazione, che sin dall’inizio del suo mandato non ha mai brillato per spirito di condivisione e collaborazione. La politica dovrebbe essere altro». 

Sulla vicenda il sindaco cuorgnatese, Giovanna Cresto, puntualizza: «Il consigliere Pieruccini ha abbandonato l’aula in disaccordo con il mancato inserimento dell’interpellanza dal medesimo presentata venerdì 22 per il consiglio comunale di mercoledì 27 novembre.  L’interpellanza non è stata ammessa semplicemente perché presentata oltre i termini. Il “Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni consiliari” è molto chiaro in proposito. L’art. 28 stabilisce che le interpellanze vanno presentate per iscritto e sono poste all’ordine del giorno della prima seduta consiliare purchè siano pervenute entro il quinto giorno non festivo precedente a quello in cui si tiene la seduta del consiglio, ovvero in questo caso giovedì 21. Il regolamento è in vigore dal 2007 ed i termini suddetti non sono mai stati oggetto di modifica».

«Per quanto riguarda i consigli comunali, durante l’anno vi sono date variabili ed eventuali ed altre stabilite dalle scadenze di legge, come appunto i consigli di fine novembre e fine dicembre – aggiunge la prima cittadina di Cuorgnè - Come è noto, l’art 175, comma 3, del TUEL (Decreto Legislativo n. 267/2000) dispone infatti che le variazioni al bilancio possano essere deliberate non oltre il 30 novembre di ciascun anno. Entro tale data va pertanto convocato un consiglio comunale, come infatti è avvenuto il 30 novembre 2022 ed il 24 novembre 2023. Solamente nell’anno 2021 il consiglio è stato convocato il 15 dicembre con la ratifica della variazione di bilancio che era stata adottata entro la fine di novembre dalla giunta con i poteri del consiglio; la motivazione era nei tempi strettissimi dall’insediamento della nuova amministrazione, avvenuta a metà ottobre. Il consigliere Pieruccini, che siede in consiglio sin dal 2011, doveva pertanto sapere che a fine novembre ci sarebbe stato un consiglio e quindi ben avrebbe potuto presentare in ogni momento l’interpellanza senza attendere l'ultimo minuto. Inoltre la convocazione delle commissioni consiliari è stata inviata giovedì 21. Nella convocazione, oltre alla data delle commissioni, era già indicata anche la data del consiglio. Pertanto il consigliere, anche qualora non ricordasse della necessità di tenere un consiglio entro la fine di novembre, era stato comunque informato della data del consiglio il giovedì 21, ovvero quando ancora era nei termini per la presentazione di interrogazioni o interpellanze ma, nonostante ciò ha preferito attendere il giorno successivo per inviarla».