La «Carovana internazionale antimafie» arriva in Canavese. A Cuorgnè, dove il Comune ha acquisito al proprio patrimonio la villa confiscata al boss Bruno Iaria nell'ambito dell'operazione Minotauro, quella che ha portato alla luce le infiltrazioni dell'ndrangheta in Canavese, con lo scioglimento di due Comuni della zona (Rivarolo e Leini). La carovana, che attraverserà Belgio, Spagna, Malta, Romania, Germania e Francia, arriverà in Canavese domenica 13 settembre.
In calendario una prima mattinata di lavori nella villa, con attività di pulizia, sistemazione, taglio erba. Obiettivo «fare insieme un’azione concreta per riappropriarsi del bene». Da Roma, qualche settimana fa, è arrivato il via libera allo sgombero degli arredi contenuti nella struttura e non oggetto del sequestro. L’associazione Mastropietro e Libera avranno il compito di adattare la casa del boss in un centro per l’accoglienza delle persone senza casa, con uno specifico progetto di supporto per le persone più deboli.
Promossa da Arci, Libera, Avviso Pubblico, Cgil, Cisl e Uil e nata nel 1994 su iniziativa di Arci Sicilia, la Carovana continua da 21 anni ad essere un grande laboratorio itinerante contro la criminalità organizzata. In località Cascinette, domenica 13, parteciperanno ai lavori anche i pensionati dello Spi-Cgil che racconteranno la loro esperienza nei campi di lavoro antimafia di Polistena, in provincia di Reggio Calabria. Con loro i rappresentanti di Cisl e Uil.