CUORGNE' - Sindaci sempre più divisi sulla location del nuovo ospedale. Lo studio tecnico dell'Ires ha confermato che, allo stato attuale, l'area Ribes di Pavone è quella migliore per costruire la nuova struttura. Con buona pace della proposta eporediese dell'area ex Montefibre di Ivrea. A Cuorgnè, sabato mattina, grazie ad un'iniziativa di «Canavese Riformista», i sindaci si sono confrontati sull'attuale situazione. Un'iniziativa partecipata nel corso della quale non sono mancati i momenti di tensione.
I primi cittadini di Ivrea e Bollengo, Stefano Sertoli e Luigi Sergio Ricca, hanno pesantemente contestato l'esito dello studio dell'Ires: «Lo studio non tiene in considerazione molte cose, compresa l'immediata cantierabilità dell'ex Montefibre - ha detto Sertoli - per rimanere nel campo dell'educazione ed evitare querele, mi limito a dire che si tratta di uno studio incompleto».
Parole che hanno suscitato la reazione di molti sindaci dell'altro lato del Canavese: «E' curioso che lo studio del Politecnico, datato 2009, che perora la causa dell'ex Montefibre, venga ritenuto valido e invece quello dell'Ires, ordinato dalla Regione, dato che preferisce l'area di Pavone, viene bollato come "fatto coi piedi". E' altrettanto curioso che l'assessore regionale Icardi abbia detto per oltre un anno che avrebbero deciso i tecnici e adesso, con lo studio tra le mani, rimandi la palla al Consiglio regionale. Che c'entra la politica?». Tra l'altro, ad evidente eccezione di Sertoli e Ricca, nessuno degli altri sindaci ha avuto modo di leggere lo studio dell'Ires.
L'assemblea di Cuorgnè si è conclusa proprio con la richiesta dei primi cittadini alla Regione di poter leggere lo studio: «Ne abbiamo diritto, non siamo amministratori di serie B». «Canavese Riformista», invece, partirà lunedì in tutti i Comuni con una raccolta firme a sostegno dell'area Ribes di Pavone: «Ribadiamo che per noi la scelta migliore è palesemente l’area ex Ribes, per tanti motivi, dalle possibilità di espansione e costruzione a sviluppo orizzontale, dai tempi di percorrenza, dal 12 a 45% in meno per oltre 150mila cittadini alla prossimità con le più grandi vie di comunicazione, pedemontana e casello autostradale. E per la città di Ivrea sarebbe una boccato d’ossigeno dal punto di vista ambientale, venendo sgravata dal traffico generato da centinaia di dipendenti, decine di fornitori, decine di migliaia di mezzi di soccorso e oltre 200mila cittadini coinvolti dalla nuova struttura».
Il video integrale dell'assemblea (che ha visto anche qualche momento di tensione, tanto che il sindaco eporediese Sertoli l'ha lasciata anzitempo) è disponibile sulla pagina Facebook di Canavese Riformista.