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CUORGNE' - Sala conferenza dell'ex Manifattura di Cuorgnè piena in ogni ordine di posto, giovedi sera, 7 settembre 2023, per l'assemblea pubblica promossa dai sindaci dell'alto Canavese a sostegno dell'area Ribes di Pavone per la realizzazione del nuovo ospedale. In platea 61 sindaci e amministratori dei Comuni del territorio che proprio non hanno intenzione di arrendersi alla decisione della Regione Piemonte, ormai indirizzata a costruire il nuovo ospedale nell'area ex Montefibre di Ivrea.

«In una zona scomoda, piccola e non espandibile», hanno ribadito i sindaci che, visti i magheggi messi in atto per correggere lo studio dell'Ires Piemonte (che aveva effettivamente indicato in Pavone l'area più adatta per il nuovo ospedale), non hanno intenzione di alzare bandiera bianca. «Sicuramente non finirà qui», ha assicurato il primo cittadino di Rivarolo, Alberto Rostagno. Prima di lui sono intervenuti dal palco dell'ex Manifattura il sindaco di Cuorgnè, Giovanna Cresto, il collega di Levone, Massimiliano Gagnor, e il consigliere di Valperga, Sergio Bretti. Oltre alla cronologia degli eventi che hanno portato alla scelta di Montefibre, i sindaci hanno ripercorso pregi e difetti delle proposte al vaglio della Regione per la location del nuovo ospedale.

Niente di nuovo, in buona sostanza, ma la conferma che il territorio non ha intenzione di arrendersi. «E in primavera, quando verranno a chiedere i nostri voti, ci ricorderemo di come i partiti hanno votato in Consiglio regionale», ha sottolineato Rostagno. E giù applausi dalla platea.