CUORGNE’ - Legalità, giustizia, senso del dovere e responsabilità. Sono le parole chiave dell’importante evento «Siediti e sogna. Alzati e datti da fare» che si è svolto oggi, sabato 4 maggio 2024, a Cuorgnè. L’iniziativa è stata organizzata dall’Amministrazione comunale in corso Roma ed era dedicata e rivolta ai ragazzi dai 13 anni in su, che hanno avuto la possibilità di incontrare e dialogare con Don Valerio Chiovaro.
Nel corso della mattinata, alla presenza del capitano, Manuel Grasso, comandante della compagnia dei carabinieri di Ivrea, è stata inaugurata, vicino ai giardinetti della via, la panchina gialla della Legalità. «L’obiettivo dell’incontro è quello di far maturare nei giovani il senso della propria cittadinanza, nonché l’idea di un futuro da costruire con l’impegno e l’entusiasmo da protagonisti ed in un’ottica di legalità – hanno spiegato il sindaco, Giovanna Cresto, e gli amministratori comunali della sua squadra di governo - La panchina gialla vuole essere un luogo di riflessione sul coraggio delle scelte giuste e di partecipazione attiva nella difesa della legalità, giustizia, responsabilità e senso del dovere. Ai giovani, ma anche agli adulti, viene chiesto di darsi da fare per questo». La prima cittadina cuorgnatese ha anche sottolineato il desiderio e l'intenzione della sua Amministrazione di adoperarsi per la futura riqualificazione dei giardinetti e dell'area verde di corso Roma.
«Don Valerio Chiovaro da oltre 25 anni si spende al servizio della comunità e dei giovani in particolare. Una figura ecclettica, versatile, attiva e carismatica. La sua formazione spazia da studi di natura teologica a studi archeologici, conseguendo anche un diploma del conservatorio in pianoforte e diventando docente di abilità comunicative e psicologia dello sviluppo. E’ anche giornalista e scrittore di diverse pubblicazioni – aggiungono dal Comune di Cuorgnè - Nella sua vita ha sognato grandi cose che poi ha realizzato dandosi da fare: dal 2001 ha fondato diverse comunità di accoglienza e formazione per i giovani e adesso la sua attività si divide tra periodi di permanenza in Italia e altri a Gerusalemme dove è responsabile della “Casa Kerigma”. Don Valerio è testimone di legalità, perché nel 2001 ha fondato l’associazione “Attendiamoci onlus” dedicata all’accoglienza ed alla formazione dei giovani e tesa inoltre alla valorizzazione di beni confiscati alla mafia. L’associazione “Attendiamoci” gestisce una serie di beni confiscati (in Calabria, Lombardia e Toscana) attraverso attività sociali che coinvolgono particolarmente i giovani provenienti da zone ad alta densità mafiosa».