CUORGNE' - Quasi 17 mila passaggi nel corso del primo anno di riapertura. Il pronto soccorso di Cuorgnè, in termini di numeri, ha confermato ancora una volta la sua importanza per il territorio dell'alto Canavese, tornando a pieno titolo nella rete ospedaliera della zona come presidio di area disagiata. I numeri sono in linea con il passato: prima della chiusura per covid, infatti, il pronto soccorso cuorgnatese contava circa 16.500 passaggi all’anno.
«Questa mattina siamo passati a salutare il personale sanitario, ringraziando per il lavoro svolto - fa sapere il sindaco di Cuorgnè, Giovanna Cresto, attraverso un post pubblicato sui canali social dell'ente - un servizio che è necessario tutelare e potenziare per tutto il territorio. Ringraziamo il dottor Addamo, il dottor Baron ed il dottor Lanfranco e tutto il personale impiegato per la professionalità e l’impegno quotidiano. Raccomandiamo a tutti i cittadini un uso corretto e rispettoso del servizio».
Durante la visita si sono collegati da remoto l'assessore regionale alla sanità, Federico Riboldi, e il direttore generale dell'Asl To4 Luigi Vercellino. «Questo servizio indispensabile in un territorio particolarmente disagiato come il nostro è reso possibile attraverso l’operato dei medici, del personale infermieristico, socio assistenziale ed amministrativo del nosocomio cuorgnatese - dice in merito il consigliere regionale Mauro Fava - questo è solo un punto di partenza: stiamo collaborando per incrementare i servizi che la struttura può offrire alla popolazione».