CUORGNE’ - Nubi all’orizzonte sulla riapertura h24 del pronto soccorso dell’ospedale di Cuorgnè, in programma, secondo quanto annunciato dallo stesso presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il prossimo 8 gennaio 2024. La segreteria aziendale della Uil Fpl Asl To4, a fronte di alcune criticità relative al servizio e giudicate importanti, chiede di rimandare la riapertura del presidio.
Una richiesta messa nero su bianco in una lettera inviata al governatore regionale e ai sindaci del Canavese. «Gli sforzi fatti da tutti gli operatori dell'Asl To4 (direzione generale, direzione di presidio, direttori di struttura e non solo) sono andati tutti nella direzione di permettere la riapertura del servizio – spiega Serse Negro della Uil Fpl – Dobbiamo, però, nostro malgrado constatare e, soprattutto, abbiamo l'obbligo morale di segnalare la difficoltà, nonostante tutto l'impegno profuso, di garantire l'apertura imposta per la data dell'8 gennaio. Sarebbe, pertanto, a nostro avviso opportuno, che la stessa fosse procrastinata. Nel corso degli incontri con la direzione aziendale, ai quali abbiamo partecipato sull'argomento, il direttore generale ha continuamente cercato di rassicurarci riguardo agli step necessari per il raggiungimento di questo obiettivo: assunzione di personale, spostamento di ambulatori, ripristino di pronte disponibilità, convenzioni con medici gettonisti. Riteniamo, tuttavia, che queste tempistiche, a breve termine, non consentano comunque di risolvere i problemi che abbiamo già segnalato nel corso dei suddetti incontri».
Sono soprattutto due le criticità evidenziate dal sindacato: «Ci riferiamo all'assunzione di personale (Oss ma soprattutto infermieristico e tecnico sanitario) che è già difficile di per sé in quanto parliamo di un territorio (il nostro) poco attrattivo. Forse, sarebbe opportuno iniziare ad interrogarci su questo. Il personale da assumere, inoltre, prima di poter operare in un Pronto Soccorso, va necessariamente formato e i tempi ristretti non consentono una formazione adeguata. Un'alternativa poco praticabile, anzi del tutto impensabile, potrebbe essere quella di utilizzare personale trasferito da altre Strutture aziendali andando così ad accentuare le già gravi carenze che questi servizi stanno sopportando da tempo. La seconda problematica, ma è solo la punta dell’iceberg, è la riattivazione di sale operatorie per emergenze chirurgiche. Con le procedure che ne scaturirebbero, sarebbe una lungaggine rispetto all'attivazione immediata di un trasporto secondario a carico del sistema 118 che però, a priori, sembra che nessuno sia nelle condizioni di garantire».
«Queste sono solo due delle numerose problematiche segnalate alla Direzione. E’ vivamente auspicabile che facciano, quantomeno, rivalutare la data di riapertura di questo Pronto Soccorso – concludono dalla Uil Fpl Asl To4 - La cittadinanza di questo territorio merita, a garanzia della salute, una riapertura di questo servizio con tempistiche appropriate affinchè non vi siano ulteriori ricadute a catena su altri reparti e/o strutture che si reggono, attualmente, su equilibri, purtroppo, estremamente fragili».