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FAVRIA - La difesa dell'agricoltura come volano economico e sociale del territorio tra Valli di Lanzo e Canavese è stato al centro del dibattito organizzato da Coldiretti nell’ambito della fiera di Favria. L’incontro è stato animato dalle domande degli allievi delle classi quinte della scuola primaria Tarizzo e delle classi prime della secondaria Vidari. Le scuole del paese hanno svolto specifici percorsi didattici legati all’alimentazione e alle origini del cibo: all’incontro hanno portato quesiti che hanno riguardato la salubrità dei cibi, la sostenibilità ambientale, l’impatto del cambiamento climatico; domande rivolte soprattutto alle aziende agricole intervenute a raccontare la propria esperienza di produttori.

Ma l’iniziativa è stata soprattutto l’occasione per parlare di sostegno locale all’educazione alimentare e all’agricoltura. Nel suo intervento, il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici, ha chiesto ai sindaci di difendere la nostra agricoltura non solo quando si organizza una fiera o quando si parla di prodotti tipici ma anche quando si parla di consumo di suolo per urbanizzare, costruire una variante stradale o installare campi fotovoltaici. All’incontro sono intervenuti: Vittorio Bellone, sindaco di Favria; Pasquale Mazza, sindaco di Castellamonte e consigliere della Città Metropolitana; Andrea Perino, sindaco di Front. Tutti i sindaci si sono trovati d’accordo con la necessità di proteggere le produzioni agricole e le aziende agricole presenti sul territorio.

Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino, ha ricordato anche il sostegno dato dalle amministrazioni locali alla battaglia di Coldiretti contro il cibo sintetico e ha chiesto che quell’esperienza ora sviluppi sul territorio canavesano azioni locali per un’agricoltura che valorizzi l’economia e la coesione sociale. Daniela Dezzutti, veterinaria dell’Asl To4, ha illustrato le produzioni animali del nostro territorio confermando l’alta qualità e l’attenzione per la salute degli animali e dei prodotti al consumo. In Canavese e nelle valli di Lanzo ci sono ben 1732 allevamenti bovini, 1331 ovicaprini e addirittura 2818 apicoltori.

Silvia Volpato, responsabile progetti e agricoltura sociale di Coldiretti Torino ha poi illustrato il progetto «Care», spiegando come nelle aree rurali si può migliorare la salute, contrastare la marginalità e l’isolamento. Monica Pomero, di Bluebook, ha illustrato le attività del progetto Social Lab per educare i cittadini a un consumo consapevole dei prodotti del loro territorio. Tiziana Pia, del Settore politiche del Cibo della Regione Piemonte ha ricordato le attività della Regione nella promozione dell’educazione alimentare. Onorino Freddi, presidente Consorzio irriguo Ovest Orco ha chiesto ai sindaci maggiore collaborazione per garantire l’acqua per i campi del Canavese. Ugo Papurello, sindaco di San Carlo Canavese e presidente dell’Unione dei Comuni del Ciriacese, ha illustrato il progetto per fare tornare alle produzioni agricole i terreni della Riserva naturale delle Vaude.

Nel dibattito sono sono state anche presentate le esperienze dei produttori a Km Zero. Sono intervenuti: Tiziana Merlo, dell’azienda Agricola Merlo di Rivarolo Canavese (frazione Argentera); Marta Bianco, Azienda agricola San Pietro di Front; Andrea Vanino, Azienda agricola La Borgheisa di Favria.