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INGRIA-SPARONE - Il Parco Nazionale del Gran Paradiso, la più antica area protetta d'Italia, potrebbe presto vedere un'espansione del territorio grazie all'interesse dei Comuni canavesani di Ingria e Sparone. Entrambi hanno avviato i primi passi burocratici per chiedere l'inclusione di parte dei loro territori all'interno dei confini del parco.

Ingria ha già approvato una delibera di giunta per identificare le aree interessate, mentre Sparone ha discusso la questione in un Consiglio comunale aperto. Le zone in questione sono principalmente aree di montagna e alpeggi, luoghi distanti dai centri abitati, ma strategicamente vicini al Parco.

L'ampliamento dei confini del Gran Paradiso potrebbe creare un vasto corridoio ecologico e faunistico, unendo il Parco nazionale della Vanoise in Francia e il Parco regionale del Mont Avic in Valle d’Aosta. Questo renderebbe il distretto uno dei più estesi d'Europa, rafforzando la protezione della biodiversità montana e creando nuove opportunità per il turismo sostenibile.

Per i due Comuni, questa espansione rappresenta una possibilità di crescita economica. Il brand del Gran Paradiso, infatti, è uno dei pochi del Canavese con un'attrattiva nazionale, in grado di attirare visitatori in cerca di esperienze naturalistiche uniche. Sebbene il processo di annessione richieda tempo e numerosi pareri tecnici e scientifici, questo allargamento è in linea con gli impegni internazionali dell’Italia per proteggere il 30% del territorio entro il 2030, come stabilito nella XV Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità.