Galleria fotografica

IVREA - I lavori per realizzare l’elettrificazione del tratto ferroviario tra Aosta e Ivrea continuano a far discutere. Questa volta, all’ombra delle Rosse Torri, a mugugnare sono i commercianti della zona di Lungo Dora, che lamentano di essere penalizzati dai cantieri e di aver perso clienti e appeal. 

A sollevare la questione, con un video pubblicato oggi, domenica 2 giugno 2024, in uno dei gruppi facebook che si occupano della vita cittadina è Rosa Cafagna, titolare del Caffè Cavour. La commerciante, come gli altri colleghi di quel lato della via, chiedeva un percorso pedonale per garantire ai clienti di raggiungere in modo sicuro il suo locale. In un incontro ad hoc alle Officine H, l'amministrazione comunale aveva ipotizzato anche la possibilità di avere un dehors in piazza Perrone, nella parte non interessata dai lavori. Due new entry per ora non realizzate dal Comune.

«Stiamo ancora aspettando il dehors – spiega con amarezza nel filmato Rosa Cafagna – Vi ringrazio per tutti i clienti che ci state facendo perdere». «Il 2 giugno ad Ivrea è sempre un successo, ma non per tutti – commenta Paolo Scantamburlo - Dopo le varie promesse, ad inizio marzo, di ottenere il dehors sul lungo Dora (in alternativa allo spostamento delle strisce pedonali provvisorie) la situazione è la seguente: nessun dehors ed una delusione esasperante di Rosa Cafagna, titolare del bar Illy Caffè Cavour. Le tantissime persone che camminano sul lungo Dora si fermano ad ammirare il fiume, si girano a vedere il bar ma non attraversano (in mezzo alla strada e non sulle strisce) e quando arrivano all’attraversamento proseguono dritto fino al bar successivo perché, parliamoci chiaro, nessuno attraversa su un attraversamento a 30 metri per poi tornare indietro nel lato caotico e dallo stretto passaggio dei lavori in corso. Dopo tutti i soldi spesi per il rinnovo locali, dopo tutte le difficoltà burocratiche che si sono susseguite nei confronti di questo locale ci ritroviamo ancora in questa situazione aberrante. Cosa deve succedere ora? Dobbiamo proprio chiudere? Noi stiamo dalla parte dei piccoli commercianti che cercano di portare avanti piccole attività storiche».