CANAVESE - I dati dell’indagine congiunturale sul primo trimestre 2025 per le Imprese del Canavese fanno emergere una situazione certamente difficile, ma non completamente negativa ed aspettative sul livello del trimestre precedente, migliori in generale di quelle della media delle aziende piemontesi. Il comparto dei servizi resta ancora con un andamento più positivo rispetto a quelle delle aziende manifatturiere.
Rimangono certamente tutti gli elementi di difficoltà che impattano sull’economia del territorio canavesano, come l’andamento del comparto dell’automotive, la crisi della Germania, i conflitti internazionali, il rallentamento generalizzato degli investimenti, anche per le difficoltà di accesso agli incentivi, tuttavia, per l’inizio dell’anno gli imprenditori del Canavese sembrano indicare una certa fiducia, se non proprio di crescita almeno non di ulteriore peggioramento.
Le imprese che prevedono un aumento prevalgono su quelle che indicano una diminuzione per la produzione con un saldo ottimisti/pessimisti di +2,5%, mentre per gli ordini totali le ottimiste superano le pessimiste di poco (+1,2%). In peggioramento i dati della redditività (-8,6%) e ancora negativi ma in leggero miglioramento quelli relativi all’export (-6,6%). Le attese dell’occupazione sono moderatamente positive (+3,3%) ma con un incremento al 20% delle imprese che prevedono nei prossimi tre mesi la Cassa integrazione guadagni. I prezzi industriali sono valutati in generale in crescita ed in particolare il 30,3% delle imprese vede un aumento per le materie prime, il 26,9% per l’energia e il 30,1% per logistica/trasporti. Si evidenzia anche un aumento del ritardo degli incassi che raggiunge il 32,1% degli intervistati. Infine, la previsione degli investimenti per i prossimi 12 mesi in Canavese modifica la sua composizione, con il calo al 22,8% delle imprese ne ha in programma di significativi, la crescita al 54,54% di chi li prevede marginali e comunque la diminuzione al 22,8% di chi proprio non investirà. Si registra, infine, un lieve calo del grado di utilizzazione degli impianti e delle risorse aziendali al 77%.
«Per questo primo trimestre del nuovo anno le imprese del Canavese prevedono di aumentare la produzione, addirittura accelerando dal +1,4% previsto per la fine del 2024 ad un +2,2% per l’inizio del 2025. Un dato positivo che è accompagnato dalla volontà del 22,8% dei nostri associati di investire in nuovi impianti. Si tratta di tendenze consolidate, che dimostrano come questo territorio possegga un tessuto economico eterogeneo, e quindi maggiormente in grado di assorbire uno scenario complesso e ricco di incognite come quello attuale. Se, come evidenza l’aumento del ricorso alla Cassa Integrazione, il 2025 sarà complesso, investimenti e attrattività devono quindi essere messi ancora di più al centro della nostra attività, proseguendo in quella prospettiva di sviluppo che da 80 anni guida l’attività di Confindustria Canavese», commenta Paolo Conta, presidente di Confindustria Canavese.