IVREA - Dopo un anno di appuntamenti e iniziative intorno al libro e alla lettura, Ivrea Capitale italiana del libro 2022 ha presentato oggi il Manifesto per il futuro del libro, consegnandolo nelle mani del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano in rappresentanza di tutto il Paese. Designata il 16 febbraio 2022, entrata effettivamente in ruolo nel giugno successivo, Ivrea Capitale italiana del libro ha costruito un programma che ha messo il libro e la lettura in dialogo con l’arte, la musica, le arti performative, secondo le linee progettuali del dossier. 

Durante l’anno sono stati realizzati oltre 250 eventi di cui 40 organizzati direttamente dalla Città di Ivrea, più 120 sostenuti all’interno dei bandi per il coinvolgimento del territorio, e oltre 70 patrocinati. Nel programma si contano anche 17 mostre, di cui 11 organizzate direttamente. Inoltre sono state conteggiate oltre 50.000 presenze complessive e circa 1000 uscite sulla stampa locale e nazionale tra articoli, segnalazioni, interviste radio e tv. Il ringraziamento del Comune di Ivrea e dell’organizzazione di Capitale del libro va a tutti i partner e sostenitori, pubblici e privati, che con il loro contributo hanno reso possibile la realizzazione dell’evento. Il titolo di Capitale italiana del libro passerà a Genova, designata per il 2023 e rappresentata dal Sindaco Marco Bucci presente alla consegna del Manifesto per il futuro del libro.

Il sindaco di Ivrea Stefano Sertoli: «Si sta avviando verso la conclusione un anno entusiasmante per Ivrea Capitale italiana del Libro; in questi mesi libri e lettura hanno dialogato con arti visive, scultura e musica. Ancora una volta Ivrea sa essere avanguardia di riflessione e fucina di proposte innovative come dimostra la sua storia fatta di pensiero, innovazione, design, coinvolgimento della comunità e riconosciuta dall'Unesco come eccezionale valore universale». Soddifatta l'assessore Costanza Casali: «Ivrea è stata il cuore di una riflessione nazionale sul libro, proprio nel momento in cui, anche a causa della pandemia, le abitudini degli italiani sono fortemente mutate. È stata condotta una ricerca sulla lettura su un ampio campione rappresentativo dell’intera Italia. Oggi, dopo un anno fitto di appuntamenti di alto livello e con grande partecipazione di pubblico, la Capitale italiana del libro lascia una città dove il fermento culturale è tangibile e aumentato in maniera esponenziale».