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IVREA - Si allungano i tempi per l'istanza di rinnovo dell'autorizzazione della cava di sabbia e ghiaia a Ivrea, in via Fornaci, zona San Bernardo d'Ivrea. La conferenza dei servizi del 5 marzo scorso, convocata dalla Città metropolitana, si è chiusa con un rinvio di almeno tre mesi dal momento che gran parte della documentazione, relativa all'autorizzazione concessa dal Comune di Ivrea dieci anni fa, è da aggiornare. La cava, prevista e autorizzata ma mai entrata in funzione, si trova a due passi dalle case del quartiere. Per questo è tornato operativo il comitato NoCava.

«Le note criticità acustiche gestite finora con muri alti fino a 7 metri, non sono risolvibili a colpi di ulteriori innalzamenti delle barriere, ma devono trovare riscontro in una pianificazione acustica comunale che, al momento, non è compatibile con la realizzazione della cava e lo sarà solo con l’adozione della zonizzazione acustica da parte del Consiglio comunale - dicono dal comitato - il sindaco inoltre ha portato all’attenzione della conferenza dei servizi gli impatti sul traffico e per far ciò non sono bastate le osservazioni di 221 cittadini residenti in San Bernardo, ma è servito il supporto di un mobility manager. Prendiamo comunque atto di ciò e riteniamo che questo sia l’atteggiamento giusto da seguire. Il Comune non si può limitare ad affrontare un’istanza di rinnovo decennale di una cava al pari del rilascio di un permesso di costruire per un garage».

Sarà Cogeis, la ditta della cava, a farsi carico del Piano di risanamento acustico. Per il resto, notte fonda: il comitato aveva chiesto di poter partecipare come uditore alla conferenza dei servizi. Nessuno ha risposto alla richiesta. «Continuiamo a non sapere niente riguardo alle valutazioni sull’impatto sulla qualità dell’aria, nulla sullo scempio paesaggistico di un’area agricola con valenze storico-percettive, nulla sulla compromissione di un ambiente naturale a pochi centinaia di metri da un Sic, nulla sullo smaltimento di acque meteoriche in un collettore fognario già adesso sottodimensionato».

Il sindaco Matteo Chiantore, presente alla conferenza dei servizi, ha ribadito, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che, a differenza di dieci anni fa, questa volta l'autorizzazione alla cava spetta alla Città metropolitana di Torino, sottolineando che il Comune non avrà voce in capitolo sulla decisione finale. Per quanto riguarda il piano di zonizzazione acustica, richiesto proprio dalla Città metropolitana, gli uffici del Comune di Ivrea dovranno realizzarlo per tutta la città e non solo per la zona di San Bernardo interessata dalla potenziale cava. Questo, ovviamente, prenderà parecchio tempo.