Galleria fotografica

IVREA - Novità importanti per uno dei luoghi più caratteristici della città delle Rosse Torri. Si tratta de «La Serra», stabile che richiama alla mente, nelle sue originali forme, una maxi macchina per scrivere. Il sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, il 29 aprile scorso, durante il consiglio comunale eporediese, ha annunciato l’intenzione di partecipare alla procedura di acquisizione di una parte del centro La Serra, storico edificio, oggi in un grave stato di abbandono. Progettato da Pietro Mainardis e Iginio Cappai, sebbene non faccia parte del sito Unesco, rappresenta un bene di grande richiamo turistico e culturale, uno degli ultimi simboli dell’utopia olivettiana e uno dei principali e pochi esempi di architettura «brutalista» di fine anni sessanta. Dal 2017 ci sono state continue aste per tentare di trovare nuovi proprietari, ma non si è ancora arrivati a una soluzione.

Nel mirino del Comune ci sono: l’atrio, il centro congressi (dove c'era per anni un cinema) e alcuni spazi commerciali della galleria coperta. «Non possiamo più ignorare la situazione: da tre anni l’immobile è in stallo, senza offerte. Riteniamo sia un atto di responsabilità prendercene carico - ha dichiarato il sindaco - Il comune parteciperà all’asta pubblica, con base fissata a circa 68.000 euro, per acquisire una parte della struttura fino al 31 dicembre 2029, facendosi carico delle spese di gestione ordinaria. Sono stati già stanziati 220.000 euro a bilancio per l’acquisto e i primi interventi di valorizzazione».

L’obiettivo dell’amministrazione è rilanciare l’edificio, mantenendone la vocazione sociale e trasformandolo in una struttura funzionale e sostenibile: «Da parte nostra l'acquisizione di atrio, centro congressi e spazi commerciali sarà il primo passo per rilanciare l’edificio, partecipando a vari bandi che ci daranno modo di investire su quella struttura per rendere nuovamente fruibile quell’area a tutti, oltre che appetibile per potenziali esercenti. Ovviamente, però, attendiamo i pareri di tutti gli attori chiamati in causa, in particolare i residenti del condominio». Tra i progetti di ristrutturazione spiccano la riorganizzazione della sala congressi da 400 posti per renderla più accessibile, la revisione degli spazi di somministrazione e l’apertura della gestione a un terzo soggetto in grado di garantire sostenibilità economica. «Vogliamo restituire alla città un luogo oggi fermo nel tempo, ma con un potenziale enorme per la comunità e per l’accoglienza» ha concluso il sindaco Matteo Chiantore.