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IVREA-CHIVASSO - Botta e risposta tra Asl To4 e sindacati. Dopo le critiche ricevute, l'azienda sanitaria parte al contrattacco con una serie di puntualizzazioni ospedale su ospedale.

«Nel presidio ospedaliero di Chivasso, l’Urologia non prevede alcun ridimensionamento rispetto al funzionamento ordinario - spiegano dall'Asl To4 in un lungo comunicato stampa - Rimane evidente la carenza di professionisti in determinate specialità e il conseguente costante impegno dell’Azienda a perseguire tutte le possibili modalità di assunzione normativamente previste. L’ORL ha visto da poche settimane la nomina del nuovo direttore, che sta operando per organizzare il servizio garantendo gli adeguati standard assistenziali e sta valutando l’implementazione di nuovi servizi. Per quanto riguarda l’Emodinamica di Chivasso, da sempre funziona H12, ma è stata data ampia disponibilità a valutarne l’ampliamento compatibilmente con i posti letto disponibili e il reperimento dei professionisti necessari. Il bando per il direttore della Pediatria è stato autorizzato e potrà essere bandito nelle prossime settimane».

In relazione all'ospedale di Ivrea dall'Azienda sanitaria si specifica che: «»sono state richieste le autorizzazioni per i bandi dei direttori della Neurologia (da pochi giorni in pensione) e per l’Anestesia e Rianimazione (non ancora scoperta) e per i quali l’Azienda si muove come sempre con tempistiche molto rapide, come testimoniano le oltre 30 nomine di nuovi direttori di struttura garantite nell’ultimo triennio. In relazione a endoscopia e broncoscopia, si segnala come non ci siano incrementi di mobilità verso altre strutture al di fuori dell’Asl. Per l’endoscopia, in attesa delle menzionate acquisizioni di colonne dedicate e dell’assunzione dei necessari professionisti (in fase di acquisizione), si mira a garantire la massima sicurezza per il paziente. Si sta anche provvedendo alla progettazione dei nuovi spazi dedicati presso il presidio ospedaliero di Ivrea. La broncoscopia, e l’attività pneumologica in generale, sarà implementata anche grazie all’assunzione di nuovi professionisti che prenderanno servizio a breve e che permetteranno di potenziare l’attività, che si sta valutando di distribuire tra Ivrea e Cuorgnè. Per quanto riguarda l’emodinamica, ieri sono state consegnate le nuove attrezzature e la riapertura è prevista per la metà di dicembre e cioè in linea con le previsioni. La stessa emodinamica continuerà a garantire copertura H24 nel rispetto delle tempistiche richieste dalla normativa, ma non esclude prossime revisioni organizzative».

«A Caluso, in relazione all’attività dialitica e nefrologica, la stessa continua a essere garantita e a coprire i bisogni del territorio. Come era già stato evidenziato, il CAL di Caluso è attualmente organizzato per garantire e soddisfare le attuali esigenze del territorio - aggiungono dalla direzione dell'Asl - In relazione al DM 77, sono state rispettate le tempistiche di attivazione delle 5 Centrali Operative Territoriali (COT); per quanto riguarda le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità, le tempistiche realizzative sono in linea con i target nazionali che prevedono l’apertura nei primi mesi del 2026. In conclusione, l’Azienda non è mai rimasta ferma, ma anzi è stata sempre proattiva per cercare di risolvere e prevenire le mai negate criticità, che non sono esclusive dell’Asl To4 ma sono purtroppo diffuse a livello nazionale e che sono riconducibili, nella maggior parte dei casi, alla purtroppo note difficoltà di assumere professionisti, sulla cui assunzione l’Azienda è sempre stata disponibile e mai ha negato una sola assunzione. Nel continuare a ringraziare tutti gli operatori che con impegno e dedizione lavorano, nella complessità del periodo,  per garantire il miglior servizio possibile agli assistiti, l’impegno aziendale rimane costante sia dal punto di vista delle assunzioni sia degli investimenti, tra i quali ricordiamo, tra gli ultimi, oltre a quelli già citati, il secondo acceleratore lineare a Ivrea, l’ulteriore gamma camera sempre a Ivrea, l’avvio delle attività di Procreazione Naturalmente Assistita (PNA) inizialmente su Ivrea e Ciriè e l’acquisizione in corso di microscopio e facoemulsificatore per l’attività oculistica su Chivasso».