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IVREA - L'amministrazione comunale di Ivrea, rappresentata dal sindaco Matteo Chiantore e dall'assessora alle pari opportunità Gabriella Colosso, ha recentemente firmato insieme alla presidente del Soroptimist Club Ivrea e Canavese, Marzia Giulia Niccoli la «Carta Etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport», definita anche «Carta Etica dello sport femminile». Un impegno che sottolinea la volontà di promuovere i valori dello sport come strumento di integrazione, educazione e rispetto, nonché come fonte di benessere attraverso l’attività fisica nelle diverse fasi della vita.

La Carta Etica è parte integrante del progetto nazionale «Donne e Sport, la lunga strada verso la parità», promosso da Soroptimist International d'Italia. Questo progetto mira a sensibilizzare e coinvolgere le amministrazioni locali nella diffusione e sottoscrizione della Carta. L’obiettivo di raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione per tutte le donne e ragazze è in linea con il quinto obiettivo dell’Agenda ONU 2030, che evidenzia come «l'investimento in politiche che promuovono lo sport e l'attività fisica contribuisca direttamente al raggiungimento della parità di genere e dell'educazione di qualità».

Purtroppo, il divario e la discriminazione di genere nel settore sportivo rimangono una realtà preoccupante. Nel 2020, solo il 28,2% degli atleti tesserati alle Federazioni Sportive Nazionali era costituito da donne. Inoltre, i mass media continuano a dare maggiore visibilità a sport e atleti considerati prevalentemente maschili, mentre le atlete sono spesso menzionate solo in relazione a discipline tradizionalmente femminili, come ginnastica e pallavolo. Infine, le donne risultano sottorappresentate negli organi decisionali delle istituzioni sportive a livello locale, nazionale, europeo e mondiale. Per consultare la Carta Etica sottoscritta, è possibile visitare la pagina "Ivrea alla Pari" sul sito ufficiale del Comune di Ivrea.