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IVREA - Per il terzo anno consecutivo, Ivrea e il Canavese ospitano un evento di respiro nazionale e internazionale dedicato all’evoluzione del turismo industriale e alla responsabilità sociale d’impresa. Nella storica cornice di Palazzo Uffici Olivetti – riaperto per l’occasione – esperti, studiosi e professionisti del settore turistico si sono dati appuntamento ieri mattina per riflettere sulle modalità in cui il turismo industriale possa rappresentare una leva per lo sviluppo sostenibile e per la valorizzazione delle risorse culturali e imprenditoriali del territorio.

La Conferenza, che prosegue oggi, sabato 30 novembre 2024, nella sede di Confindustria Canavese a Ivrea, si è affermata come un appuntamento consolidato per le imprese di vari settori che desiderano confrontarsi e condividere esperienze sul turismo industriale. Grazie alla presentazione di esperienze di successo e alla condivisione di buone pratiche, l’incontro ha evidenziato i benefici economici, culturali e sociali del turismo industriale. Un’occasione unica di dialogo tra imprese, istituzioni e comunità locali, che presenta nuove prospettive per il futuro del turismo industriale e il suo contributo alla crescita sostenibile del territorio.

«Turismo industriale significa unire concetti valoriali di cultura e di impresa, generando un turismo consapevole e sostenibile, un volano fondamentale per lo sviluppo del territorio», ha dichiarato in apertura dei lavori Gaetano di Tondo, Presidente Gruppo Turismo, Cultura e Sport Confindustria Canavese. Ampliando l’orizzonte, ha poi aggiunto «Ultimamente si sono svolti in Italia diversi appuntamenti che remano in questa direzione: il seminario annuale di MuseImpresa, Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024, la Settimana della Cultura d’Impresa, in cui rientra questa Conferenza, la mostra "L'Italia dei Brevetti: invenzioni e innovazioni di successo" a Palazzo Valentini a Roma, e durante l’ultimo G7 Cultura si è molto parlato di innovazione e intelligenza artificiale. In tutti questi eventi riscontro una direzione comune che fa ben sperare. Sono pochi i territori anche a livello europeo che hanno un tessuto narrativo di questo livello e una legacy così rilevante».

Per la terza volta Ivrea, simbolo della rivoluzione industriale del Novecento e riconosciuta come sito Unesco dal 2018, si conferma un luogo emblematico per ospitare un appuntamento così importante. Paolo Conta, Presidente di Confindustria Canavese: «Occasioni come questa sono utili per far percepire la vitalità che contraddistingue questo territorio. Come Confindustria stiamo lavorando tantissimo sul concetto di attrazione: attrarre imprese, attrarre persone. Turismo e industria devono lavorare insieme per aumentare la vivibilità di un territorio che può esprimere un brillante futuro di sviluppo industriale innovativo in un perfetto equilibrio vita-lavoro».

«Il turismo industriale è un ponte tra passato e futuro, – osserva Matteo Chiantore, Sindaco della Città di Ivrea – ci permette di raccontare le nostre radici, fatte di lavoro, innovazione e comunità, e di trasformarle in opportunità di crescita culturale ed economica per il nostro territorio. Ivrea, con la sua storia olivettiana e il riconoscimento Unesco, è un esempio vivo di come la memoria industriale possa essere una risorsa strategica per un turismo sostenibile e per la valorizzazione delle persone e dei luoghi».

Tra i temi affrontati nel corso della prima giornata, il dialogo tra industria, cultura e turismo, con esempi concreti di edifici produttivi ancora in attività e spazi in fase di recupero. In quest’ottica, Palazzo Uffici Olivetti rappresenta un caso emblematico: un luogo di alto valore architettonico e simbolico che coniuga memoria storica e visione futura. A questo proposito, durante la mattinata è stato presentato il progetto di riqualificazione dell’edificio, illustrato da Gennaro Palmieri (Tower Re) e Paolo Palmieri (Advisor O Srl), che punta a reinterpretare gli spazi storici in chiave contemporanea.