CANAVESE - L’Indagine Congiunturale Trimestrale gennaio-marzo 2024 fa emergere per le imprese del Canavese una situazione di prudenza in cui la gran parte delle imprese, con percentuali che vanno nelle diverse domande dal 58% al 75%, prevede un andamento costante rispetto ai trimestri precedenti. Il calo di chi indica aumento fa sì che i SOP-Saldi Ottimisti-Pessimisti (differenza tra imprenditori che dichiarano aumento e quelli che segnalano diminuzione) diventino negativi per Produzione, Nuovi Ordini, Redditività ed Export mentre, al contrario rimane in terreno positivo l’indicazione sull’occupazione, seppure con un calo rispetto al trimestre precedente, con un saldo di +5,9.
La previsione di Cassa Integrazione Guadagni per i prossimi tre mesi cresce al 13,7%, rispetto al precedente 5,3%, ed arrivano al 21,6% coloro che dichiarano ritardo negli incassi. Tuttavia, i dati sulle previsioni di investimento per i prossimi 12 mesi esprimono una forte voglia di reagire o perlomeno di resistere a questa fase critica: il 27,5% delle imprese li indica per ampliamento e il 58,8% per sostituzione, con solo poco più del 10% delle aziende canavesane che non prevede investimenti.
Materie prime, energia e logistica/trasporti vengono dati ancora in aumento, ma il trend di crescita comincia a calare. Circa il 50% delle imprese prevede ordini da 1 a 3 mesi, mentre poco più del 40% supera i tre mesi. Cala in modo contenuto raggiungendo il 78,1% l’utilizzo degli impianti o delle risorse aziendali. In generale la riduzione delle aspettative risulta più accentuata per l’Industria e le attività manifatturiere mentre il comparto dei Servizi presenta dati migliori, addirittura con una previsione di crescita per l'occupazione.
«Come si evince dai dati della nostra indagine congiunturale, le nostre imprese continuano a reggere senza manifestare troppi squilibri, ma la loro fiducia è leggermente calata, una situazione che è in linea con quella di diverse province del Piemonte - dichiara Paolo Conta, presidente di Confindustria Canavese - oggi inflazione (già diminuita, ma ancora resistente), tassi alti e calo dell’attività produttiva in Germania sono i principali responsabili dell’indebolimento in corso della dinamica dell'economia italiana. In questo contesto Confindustria Canavese si adopera per fornire tutto il supporto necessario alle proprie associate per affrontare al meglio questa fase di incertezza promuovendo, tra le altre cose, interventi di sostegno agli investimenti, all’innovazione ed alle transizioni digitale e green».