IVREA - Sono stati presentati ieri i dati relativi all’andamento del lavoro e delle imprese elaborati da Agenzia Piemonte Lavoro, Camera di commercio di Torino e Confindustria Canavese con l’obiettivo di fornire una fotografia il più esaustiva possibile sullo stato di salute delle imprese e sull’andamento del lavoro nel territorio del Canavese. La lettura complessiva dei dati elaborati dagli enti che hanno partecipato all’analisi denota un clima discretamente positivo, in un contesto nel complesso però ancora piuttosto fragile, poiché in parte legato alle molteplici criticità dello scenario economico e internazionale.
«I dati relativi al Canavese restituiscono una situazione di crescita che conferma i risultati positivi tra le aziende registrati nelle nostre ultime indagini congiunturali. Stiamo, cioè, assistendo a un importante consolidamento della fiducia di imprese e, con essa, a una ripresa degli investimenti con conseguente effetto positivo sullo sviluppo delle nostre aziende”, commenta Cristina Ghiringhello, Direttore di Confindustria Canavese. “Le aziende del territorio sembrano cioè aver preso lo slancio necessario per imboccare a tutti gli effetti una nuova fase di crescita, il nostro auspicio è che il trend di risalita venga mantenuto e confermato e che, con il primo calo di costi energetici, anche i margini economici tornino ad essere adeguati. Il mondo imprenditoriale è chiamato ad affrontare sfide importanti nel prossimo futuro (trasformazione digitale, transizione ecologica), risulta quindi determinante non soltanto informarsi e aggiornarsi in continuazione sulle nuove opportunità, come il Pnrr e i Fondi strutturali del Programma 2021/2027, ma anche sfruttare l’onda positiva del rientro in Europa di molte catene di fornitura».
«l numero di imprese che abbiamo registrato nel 2022 è pressoché stabile nel Canavese, con una lieve flessione delle sedi di impresa e un aumento delle unità locali, ma alcuni comuni a maggiore densità imprenditoriale, come Caluso e Volpiano mostrano tassi di crescita più alti”, commenta Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino. “La ripresa è in parte frenata dalla ripartenza delle cessazioni che si erano fermate durante il periodo pandemico e che adesso inevitabilmente incidono nel bilancio complessivo: continua la crescita di costruzioni e servizi alle imprese, ma il commercio mantiene il primato di primo settore per consistenza»
Il sistema imprenditoriale
Il bacino oggetto dell’analisi è composto dai 158 comuni di riferimento di Confindustria canavese, territorio che corrisponde a una definizione estensiva del Canavese e riconducibile a 5 delle 11 Zone Omogenee della Città metropolitana di Torino (Eporediese, Canavese occidentale, Ciriacese, Chivassese, AMT Nord ). Secondo i dati Istat, al 1° gennaio 2023 su tale territorio risiedono 362.510 abitanti, il 16,5% della popolazione dell’area metropolitana torinese, di cui il 6,6% è di origine straniera. In termini imprenditoriali, nel Canavese sono insediate 32.956 sedi d’impresa (il 14,8% del torinese), alle quali si aggiungono 8.077 unità locali (il 15,5%) per un totale di oltre 41.000 localizzazioni che, nel complesso, impiegano più di 113.000 addetti. l 95,5% del totale delle sedi d’impresa sono microimprese, il 3,8% sono piccole e soltanto lo 0,7% è di medie e grandi dimensioni. opo il lieve aumento registrato nell’anno precedente, nel 2022 cala leggermente il numero di sedi d’impresa (-0,2%) mentre continua l’aumento delle unità locali (+1,8%), in particolar modo di quelle con sede fuori provincia, per le quali si rileva un +2,7%.
La suddivisione delle imprese per forma giuridica mostra una presenza predominante di imprese individuali (il 64,3% rispetto al 53,5% della CMTO), seguite dalle società di persone (il 19,4% a fronte del 21,9% torinese), mentre risultano meno consistenti le società di capitali (il 14,4% contro il 22,4% provinciale). Tuttavia, sono proprio le società di capitale a registrare il miglior tasso di crescita rispetto al 2021: +2,9%, a fronte del -0,3% delle imprese individuali e del -1,0% delle società di persone. L’analisi della composizione del sistema imprenditoriale del Canavese consente di individuare alcune caratterizzazioni produttive: diversamente da quanto si rileva nella Città metropolitana di Torino, è il commercio il primo settore per consistenza (il 22,4%), seguito dalle costruzioni (il 18,6%) che per il primo anno sorpassa i servizi prevalentemente orientati alle imprese (il 18,5%). Emerge, inoltre, una maggiore incidenza dell’agricoltura (il 12,5% contro il 5,2% del dato torinese) e dell’industria (l’11,3% verso l’8,9%).
Continua la crescita del settore edile (è pari a +1,6% la variazione di stock del 2022 sul 2021 che fa seguito al +2,3% del 2021 sul 2020), grazie alla prosecuzione dei bonus governativi, e di quelli dei servizi alle imprese (+1,2% e +2,5%) e alla persona (entrambe le variazioni al +0,7%). Tuttavia, confermano la contrazione già rilevata negli scorsi anni i restanti settori: l’industria (-2,3%), il commercio (-1,3%), l’agricoltura (-1,1%) e il turismo (-1,0%). In ultimo, uno sguardo alle componenti imprenditoriali presenti sul territorio. Rispetto alla Città metropolitana di Torino, il territorio si connota per una maggiore presenza di imprese femminili (il 23,7% a fronte del 22,3%) e di imprese artigiane (il 33,2% rispetto al 26,8%), medesima per le realtà giovanili (il 9,7% contro il 9,6%) e minore per quelle straniere (il 7,9% verso il 13,9%); tuttavia sono proprio le imprese straniere a registrare una crescita sul 2021 (+3,3%), mentre le restanti componenti imprenditoriali registrano una contrazione.