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IVREA - Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) dovrà versare circa 500 mila euro al Comune di Ivrea come canone di occupazione del suolo pubblico per i cantieri in corso in città, relativi all’elettrificazione della linea ferroviaria Ivrea-Aosta. Lo ha stabilito il Tar Piemonte con una sentenza emessa il 7 gennaio 2025, respingendo il ricorso dell’azienda contro la richiesta avanzata dall’amministrazione comunale eporediese.

Il progetto, finanziato in gran parte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), prevede l’adeguamento della galleria sotto il centro storico per consentire il passaggio dei convogli elettrici. Il grosso dei lavori inizierà ad aprile, dopo il Carnevale, e terminerà entro il 2026. Rfi aveva chiesto l’esenzione dal pagamento del canone, sostenendo che l’opera fosse di interesse nazionale, ma il Comune di Ivrea ha ribadito che il pagamento è obbligatorio, come previsto dal regolamento.

Nella sentenza, i giudici del Tar hanno chiarito che Rfi, pur gestendo l’infrastruttura ferroviaria nazionale su concessione dello Stato, non può essere considerata esente dal pagamento del canone. «Rfi – si legge nella sentenza – non agisce attraverso poteri o funzioni di stampo amministrativo riferibili allo Stato, ma opera in regime d’impresa con le forme e gli strumenti tipici dell’attività economica privata». Il tribunale ha inoltre sottolineato che Ferrovie dello Stato è oggi una holding (società finanziaria che detiene la maggioranza delle azioni) che controlla società operative come Rfi, la quale svolge un’attività commerciale autonoma. Questa configurazione societaria non consente a Rfi di usufruire di agevolazioni riservate agli enti pubblici.

«Realizzando un’occupazione fisica della piazza – affermano i giudici – l’ha temporaneamente sottratta all’uso pubblico ordinario, integrando pienamente il presupposto di legge per il pagamento del canone». Anche il regolamento comunale che disciplina il canone patrimoniale è stato legittimato dal Tar, respingendo ulteriormente le contestazioni avanzate da Rfi. Il sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, ha commentato il giudizio sottolineando che si tratta di una sentenza di primo grado: «Siamo disponibili a sederci attorno a un tavolo con Rfi per trovare una soluzione che soddisfi tutti».