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IVREA - «La Regione Piemonte deve correggere l’errore fatto nel passato ed estendere almeno fino ad Ivrea la Sfm8 (la linea Lingotto-Chivasso). Poi, una volta completata l’elettrificazione, dovrà essere estesa fino al confine con la Valle d'Aosta. Questa sarebbe l’unica vera e seria risposta ai tanti disservizi denunciati dai pendolari che utilizzano la linea Torino-Ivrea-Aosta». Lo afferma il consigliere regionale Alberto Avetta del Pd, a margine del dibattito in Consiglio regionale sul question time relativo al servizio ferroviario metropolitano Sfm8.

«Siamo certamente felici di sapere che, d’intesa con la Valle d’Aosta, verranno finalmente messi i treni doppi negli orari di punta. Ma mi vien da pensare che abbiamo scoperto “l’acqua calda”. I pendolari stanno soffrendo da cinque anni ormai e solo per ottenere questo minimo sindacale. E comunque questo non risolve i problemi dei pendolari che usano la linea locale e salgono a Strambino, Candia, Mercenasco, Caluso, Rodallo o Montanaro. Storico sarebbe, invece, attestare la Sfm8 a Ivrea, unica grande città dell’area metropolitana non servita dal servizio ferroviario metropolitano che garantirebbe questo servizio capillare e davvero metropolitano. Sfm che, invece, serve Alba, Bra, Fossano». 

«È urgente intervenire, perchè i lavori di elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta dureranno tre anni e amplieranno i problemi esistenti e perchè la prossima attivazione del collegamento della Torino-Ceres con Porta Susa occuperà molte tracce all’interno del passante ferroviario - dice ancora Avetta - estendere la Sfm8 fino ad Ivrea è operazione tecnicamente possibile, ma serve una chiara volontà politica. Nella risposta data dall'assessore Marco Gabusi non ho colto alcuna determinazione in tal senso ma solo vaghezza e impegni generici. Mi auguro davvero che la giunta Cirio voglia riconsiderare questa opportunità».